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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “BASTA LAVORATORI MAL PAGATI, AUMENTARE GLI STIPENDI AGLI ITALIANI”

“Il tema dell’aumento degli stipendi dei lavoratori non è mai entrato nell’agenda del Governo Meloni. Ora anche il Governatore di Bankitalia Panetta dice che è necessario intervenire su questo enorme problema. Tra i tanti record italiani c’è anche quello delle basse retribuzioni. Il lavoro non protegge più dal rischio di cadere in povertà assoluta senza i necessari interventi per adeguare gli stipendi, il lavoro è sempre più ‘lavoro povero’. Il governo Meloni non riesce a creare lavoro ed è contro un salario dignitoso. In Italia si guadagna meno di 30 anni fa in relazione al costo della vita, ma alla destra non interessa niente. Basta con lavoratori e lavoratrici sfruttati e mal pagati.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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UNGHERIA – CUCCHI (AVS): “SALIS DETENUTA DA UN ANNO. PER LA DESTRA PRIMA GLI ITALIANI NON VALE PER TUTTI ALLO STESSO MODO”

“Ilaria Salis è stata incarcerata l’11 febbraio 2023, un anno fa. Da allora, viene detenuta in condizioni disumane, da un regime dispotico, per la sua militanza antifascista. Il governo italiano, in tutto questo tempo, ha finto prima di non sapere, poi è rimasto in silenzio, a guardare, mentre i diritti di Ilaria continuavano a essere calpestati. ‘Prima gli italiani’ evidentemente non vale per tutti allo stesso modo. Lo sapevamo già. Ma c’è un limite a tutto. La destra non può tirare la corda ancora a lungo. Saranno costretti a cedere, a sconfessare il loro amico Orbàn. Ila, resisti. Ti aspettiamo a casa, finalmente libera dalle catene.”

Lo scrive su Facebook la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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SCUOLA – AURORA FLORIDIA (AVS): “LICEO MADE IN ITALY, UN BUCO NELL’ACQUA”

“Il Liceo Made in Italy si sta rivelando per quello che è, una norma propaganda voluta da Giorgia Meloni e che il mondo della scuola, famiglie e studenti non hanno apprezzato. Non si improvvisa un nuovo indirizzo così su due piedi senza consultare il mondo della scuola, i sindacati e i rappresentanti degli studenti. I numeri delle iscrizioni sono a dir poco imbarazzanti. In provincia di Verona al Liceo ‘Cotta’ di Legnago, solo per fare un esempio, solo tre studenti iscritti a oggi. Simili risultati si preannunciano in tutta Italia. Domani si chiuderanno le iscrizioni e si tireranno le somme. Ad oggi possiamo dire che ‘il Liceo fatto in Italia’ è un vero e proprio buco nell’acqua. Chiederemo al ministro Valditara di riferire in Parlamento.”
 Lo affermano la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Florida.
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MILANO CORTINA – AURORA FLORIDIA (AVS): “IL DISAGIO DI GIORGETTI È COMPRENSIBILE. È UNA FOLLIA ECONOMICA E AMBIENTALE, AVS VIGILERÀ SU TUTTO”

“La risposta del Ministro Giorgetti alla mia interrogazione sulla pista da bob è insoddisfacente e imbarazzante. La pista graverà sulle casse dello Stato, sui cittadini, sul Comune di Cortina e anche sulle future generazioni, oltre a impattare pesantemente sull’ambiente. Capisco il disagio del Ministro nel dover dar conto di un’opera folle di cui lui stesso si è detto pentito, salvo poi ritrattare. I pasticci di quest’opera sono sotto gli occhi di tutti: Infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico) procede, nonostante la magistratura di Belluno, a seguito di un esposto di Italia Nostra, abbia aperto un fascicolo per distruzione di beni storici protetti sullo smantellamento della vecchia pista ‘Monti’. Viene ignorato il problema della bonifica da ordigni bellici dell’area interessata, su cui ho presentato un’interrogazione, si ignora la devastazione ambientale con l’abbattimento di 500 larici a Ronco e si ignora la contrarietà del Cio, considerato solo un ostacolo. In un periodo economicamente difficile per il Paese, è stato dato il via libero ad un progetto di ben 81,6 milioni, cosiddetto “light”, a cui si aggiungerà un extra budget per gli allestimenti necessari, solo per accontentare i capricci del Ministro Salvini e del Presidente del Veneto Zaia. Il nuovo codice degli appalti consente lavori in corso d’opera ma solo se non sono rilevanti. Non mi sembra il caso dell’impianto di illuminazione interno e degli altri interventi non appaltati alla ditta Pizzarotti, che si è aggiudicata l’appalto dopo due gare andate a vuoto. Peccato che sugli insostenibili costi di questo progetto pasticcio il Ministro Giorgetti dovrà chiudere non un occhio, ma tutti e due. Noi invece li terremo bene aperti e vigileremo sul rispetto dei costi, sull’andamento dei lavori e sul rispetto delle norme ambientali, per il bene del Paese.”

Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia in replica al Ministro Giorgetti nel corso del Question time a Palazzo Madama

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SALIS – CUCCHI (AVS): “NESSUNA RISPOSTA ALLE INTERROGAZIONI, AVS PRESENTA L’ACCESSO AGLI ATTI. NECESSARIA LA MASSIMA TRASPARENZA. RENDERE PUBBLICO QUANTO FATTO DAL GOVERNO”

“Esiste un interesse pubblico a conoscere come le istituzioni italiane trattino vicende come quella di Ilaria Salis. Il Ministro degli Affari Esteri, il Ministro della Giustizia e l’Ambasciata italiana in Ungheria hanno il preciso dovere della massima trasparenza su questa vicenda. È stato trattato con la dovuta urgenza il caso di Ilaria Salis? Cosa hanno fatto le istituzioni italiane per un anno intero?  O, siccome la sua militanza è del colore opposto a quello del Governo, si è deciso di lasciarla lì? Come è possibile che ad oggi non sia stata inviata una formale e ufficiale protesta per la grave violazione dei diritti umani e civili subiti da Ilaria Salis? Proprio perché per noi non esistono cittadini di serie A e di serie B, e nessuno dovrebbe subire un simile trattamento detentivo, pensiamo sia doveroso che il Governo renda pubblico quanto fatto per riportare Ilaria Salis a casa. È passato un anno, e sui passi fatti dal Governo Meloni c’è il buio completo.”

Lo afferma in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

“È grave che siano state del tutto inascoltate, per un anno, le documentate richieste di aiuto di Ilaria, della sua famiglia e del comitato che si è formato per chiederne il rientro in Italia. È di ottobre 2023 la lettera che Ilaria Salis ha spedito al Consolato in Ungheria in cui descrive con dovizia di particolari le condizioni di detenzione. E a dicembre 2023 sono state presentate dalla sottoscritta, ma anche da altri parlamentari di altri gruppi, interrogazioni per capire cosa stesse facendo l’Italia per riportare a casa Ilaria Salis. Ovviamente tutte senza risposta. Siccome non avete risposto ai numerosi atti di sindacato ispettivo presentati in questi mesi, stamattina Alleanza Verdi e Sinistra ha inviato al Ministro della Giustizia, al Ministro degli Affari Esteri e all’Ambasciata italiana in Ungheria, una formale istanza di accesso agli atti, ai sensi degli artt. 22, 24, 25 della Legge 241/90, con la quale chiediamo che venga resa nota ogni informativa, atto, provvedimento, comunicazione, intercorrente fra le autorità ungheresi e quelle italiane, anche giudiziarie, relative a Ilaria Salis e ogni altra documentazione riguardante le condizioni fisiche e/o psicofisiche, le condizioni di detenzione cui è sottoposta. Ci aspettiamo un deciso cambio di passo, Ministro Tajani. È necessaria la massima trasparenza, l’opinione pubblica deve sapere. Noi non lasceremo sola Ilaria Salis.”

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PREMIERATO – MAGNI (AVS): “RIDICOLIZZATA LA NOSTRA POSIZIONE”

“Non nutro nessun rancore personale verso il presidente Balboni. Sono abituato a fare le battaglie politiche e non ho paura della forza pubblica, anche perché non ho fatto niente di male. E’ un problema puramente politico. Per me la questione personale è finita già ieri sera. Non permetto però a nessuno di mettere in discussione le posizioni che abbiamo presentato sulla questione del premierato. Noi, a differenza dei 5 Stelle, abbiamo presentato 1000 emendamenti, perché non siamo d’accordo e abbiamo utilizzato uno strumento democratico per cercare di dire la nostra. Non è permesso a nessuno ridicolizzare la nostra posizione: questo ho detto ieri al Presidente Balboni. Per me la discussione è chiusa, però tutta l’Aula deve sapere che questo non è tollerabile e non lo permetterò, perché noi abbiamo la stessa dignità di tutti quelli che stanno qui dentro. Il sottoscritto ha sempre dimostrato, con il suo Gruppo, a partire dal suo Capogruppo, capacità di confronto e di discussione, in particolare in Commissione Affari Costituzionali. Noi abbiamo presentato orgogliosamente 1000 emendamenti perché vogliamo impedire questa riforma.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni sullo scontro di ieri sera in commissione Affari costituzionali con il presidente Alberto Balboni.

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DELEGA UE – MAGNI (AVS): “POCHE LUCI E TANTE OMBRE. LA NORMA ‘BAVAGLIO’ CONTRO LE NORME UE SULLA PRESUNZIONE DI INNOCENZA”

“La legge europea e la legge di delegazione europea sono due strumenti tramite i quali l’ordinamento italiano recepisce e si adegua alle norme dell’Ue. Un atto rilevante ai fini dell’armonizzazione normativa tra gli Stati membri, e per evitare i rischi dell’apertura di procedure di infrazione. Quello presentato dal governo Meloni è un provvedimento fatto di luci e ombre. Tra le luci non posso non ricordare le norme sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti cancerogeni durante il lavoro, o il recepimento della direttiva sull’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne. Le criticità e le ombre però superano le note positive. La prima, macroscopica, è la cosiddetta norma ‘Bavaglio’ introdotta alla Camera e sulla quale siamo assolutamente contrari, e ci siamo battuti per la soppressione. Venduta come una norma di civiltà e di recepimento di direttive europee, la norma bavaglio va addirittura contro la direttiva europea sulla presunzione di innocenza che, invece, prevede che la stampa non abbia vincoli. La direttiva europea non si preoccupa di limitare le pubblicazioni di atti di indagine ma interviene su una serie di legittime garanzie per coloro che sono indagati o imputati. La direttiva, quindi, non costituisce la base giuridica per limitare la libertà di stampa, come la destra vorrebbe far credere. Altra grave pecca di questo provvedimento è il mancato recepimento della direttiva 2041 del 2022 sul salario minimo, su cui abbiamo presentato, a mia prima firma, e sottoscritto da senatori e senatrici dell’opposizione, un emendamento che è stato bocciato solo grazie al voto contrario del Presidente di Commissione. La destra anche questa volta ha perso un’occasione. Salario minimo significa anche redistribuire dal capitale al lavoro, non assistenzialismo, come si cerca, strumentalmente, di far credere. L’introduzione di un salario minimo è una scelta di civiltà che continueremo a sostenere in Parlamento e nel Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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SEGRE – MAGNI (AVS): “SOLIDARIETA’ DI AVS A LILIANA SEGRE. SI DEVONO RESPINGERE QUESTE ACCUSE INFAMANTI”

“Esprimo la mia solidarietà e quella del gruppo Avs-Misto alla senatrice Liliana Segre, non solo perché fa parte del gruppo Misto, ma per la sua storia, per quello che rappresenta per tutti noi, per la sua testimonianza e per i valori che ha espresso e che ha portato in questo ramo del Parlamento. Gli attacchi a Lei rivolti indignano e vanno respinti con forza. Mi auguro che il Parlamento trovi il momento per poter discutere, perché l’odio che si sta seminando dentro il Paese va subito interrotto. Respingiamo le accuse infamanti nei confronti di una persona che ha rappresentato e rappresenta degnamente tutto il nostro popolo. Abbraccio la senatrice Segre, che speriamo di vedere in Aula presto.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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SEGRE – COMUNICATO DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA INTOLLERANZA, RAZZISMO, ANTISEMITISMO, ISTIGAZIONE ALL’ODIO E ALLA VIOLENZA

“Esprimiamo incredulità e indignazione per le parole estremamente offensive contro la Presidente Segre. I membri della commissione antidiscriminazione, presieduta dalla senatrice a vita, si stringono alla Presidente e respingono con forza le assurde falsità proposte dall’ex funzionaria della Farnesina, Elena Basile, sul suo profilo Facebook, sulla rete e su organi di stampa, e s’impegnano a continuare il lavoro per contrastare strategie mirate a istigare l’odio e per contrastare l’antisemitismo, il razzismo e ogni forma di discriminazione. Un impegno espresso all’unanimità. I commissari si uniscono con affetto e assoluto sostegno alla Presidente Segre.”

Lo rende noto la Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza del Senato.

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DL NORDIO – CUCCHI (AVS): “NON RISOLVE LA LENTEZZA DEI PROCESSI E INDEBOLISCE LA LOTTA ALLA CORRUZIONE”

“La riforma del sistema giudiziario proposta dal ministro Nordio non risolve la ormai cronica lentezza dei processi, il maggiore problema per i cittadini che alimenta la percezione di una giustizia incapace di assicurare la tutela effettiva dei diritti, ed ha come obiettivo quello di indebolire la lotta alla corruzione. Infatti, si cancella l’abuso d’ufficio, si depotenzia il reato di traffico di influenze illecite, si limitano le intercettazioni mettendo il bavaglio alla stampa e si prevede l’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento, limitandole ad alcuni reati. Mentre nulla sulla drammatica situazione delle carceri, le più affollate dell’UE, confermata dal numero allarmante di suicidi, uno ogni 5 giorni. Una riforma di pura propaganda che mira ad una parte dell’elettorato e che non ha nulla a che vedere con i problemi reali della giustizia, e dei cittadini. Un disastro su tutta la linea.”

Lo ha dichiarato in Aula la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

“In particolare, con l’approvazione di questo provvedimento, prosegue Cucchi, l’abuso di ufficio verrà eliminato dal nostro ordinamento penale, unico caso in Europa. Da parte nostra avevamo presentato un emendamento per spacchettare questo reato in tre ipotesi criminose: prevaricazione, favoritismo affaristico e sfruttamento privato dell’ufficio. Alleanza Verdi e Sinistra aveva offerto una soluzione che non è stata presa in considerazione, perché governo e maggioranza preferiscono creare una sacca di impunità. L’effetto è chiarissimo e deprimente: un pericoloso passo indietro nella lotta alla corruzione. Non possiamo che esprimere tutto il nostro dissenso.”

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