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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “IL GOVERNO CONTRO LE POLITICHE GREEN E LE ESIGENZE DEGLI ITALIANI”

“Mentre discutiamo ci sono due tragedie in corso ai confini dell’Unione: la guerra a Gaza e in Ucraina. A Gaza la catastrofe umanitaria è ormai sotto gli occhi di tutti mentre in Ucraina la guerra non accenna a finire. La vittoria militare in Ucraina, colpevolmente perseguita anche dal governo italiano, si è dimostrata una nefasta chimera, e la guerra non potrà concludersi con un vincitore ed un vinto. Sul conflitto in MO l’Italia dovrebbe chiedere la fine dei bombardamenti, la fine delle violenze, il sostegno alla popolazione civile e il rilascio degli ostaggi e adoperarsi affinché le richieste delle organizzazioni internazionali a partire dall’Onu non rimangano lettera morta. Per provare ad uscire dalla crisi mediorientale il riconoscimento dello stato di Palestina è il primo urgentissimo e necessario passo. La soluzione due popoli due stati è l’unica soluzione praticabile da chi vuole la pace.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Tra i danni provocati dalla guerra in Ucraina c’è anche il principale obiettivo strategico dell’UE: la riconversione ecologica. Una retromarcia in cui il governo italiano è in prima fila. Non passa giorno che il governo non smentisca gli obiettivi del green deal europeo. Bisogna invece fare il contrario, ponendo l’obiettivo del 2030 per l’uscita dalle fonti fossili come obiettivo prioritario, o aderendo all’alleanza dei paesi contro la concessione di nuove autorizzazioni all’estrazione dei combustibili fossili. Rivedere la decisione di trasformare l’Italia in un hub del gas con la rinuncia ad utilizzare il Piano Mattei per sfruttare le fonti fossili africane. Nonostante il mondo intero stia faticosamente comprendendo che la strada è obbligata il governo Meloni va dall’altra parte. L’aumento del bilancio europeo non deve finanziare la strategia fallimentare sull’immigrazione, l’aumento deve servire ad aiutare fasce di popolazione impoverite dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi. Questa esigenza invece non è tra le priorità. L’equilibrio non deve essere solo tra rigore ed investimenti trascurando la vita delle persone. È molto grave che si parli di flessibilità solo per le spese militari e si dia priorità assoluta all’aumento al 2% del PIL mentre si abbandona ogni sostegno alla popolazione: le spese militari vanno diminuite, non aumentate. Il patto di stabilità va modificato nell’approccio di fondo per mettere al primo posto le esigenze sociali e ambientali. Questo dovrebbe fare un governo che ha a cuore la condizione materiale di chi fatica sempre di più.”

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “REGALIE A PARTITI E MINISTRI”

“Gli emendamenti presentati dai relatori e dal governo alla manovra economica sono un’accozzaglia di norme che distribuiscono soldi ai partiti e ai ministri. Dopo giorni di attesa finalmente leggiamo gli emendamenti che stravolgono la legge di Bilancio presentata dalla Meloni e rimaniamo di stucco: soldi scippati dal Fondo di coesione per il Mezzogiorno usati per finanziare il Ponte sullo Stretto, assunzioni e promozioni nelle segreterie e negli uffici dei ministeri, 2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione del ministro Lollobrigida, contributi ad alcuni comuni per piccole opere, fondi per Sport e Salute, per il commissario della Roma Latina. E gli esempi potrebbero continuare. Nella maggioranza fanno come i ladri di Pisa, litigano di giorno e la notte si mettono d’accordo per dare mance e mancette in giro. Vere e proprie regalie che non hanno nulla a che vedere con i problemi degli italiani. Questa manovra è tutto, meno quello che serve all’Italia.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “ACCORDO STORICO SULLE FONTI FOSSILI, IL GOVERNO MELONI COLGA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO”

“Un accordo che va finalmente nella giusta direzione e che dimostra senso di responsabilità da parte di ben 196 paesi, che sono riusciti con coraggio a trovare una sintesi per una giusta transizione ecologica. Per la prima volta nella storia, una Cop sul clima indica l’inizio dell’uscita da tutte le fonti fossili entro il 2030. Adesso è il momento di agire e di mettere a terra gli impegni presi, vincolandoli nelle politiche dei singoli governi. Dall’Esecutivo Meloni, che fino ad ora ha frenato le politiche green, ci aspettiamo un rapido cambio di passo e che colga il vento del cambiamento. Non si faccia più resistenza e si realizzino le enormi opportunità di sviluppo economico e lavorativo, finanziando le fonti rinnovabili, la ricerca per una giusta sostenibilità, e si esca da questa paralisi. È ora di accelerare l’utilizzo di tecnologie rinnovabili, disponibili e già mature e si smetta di giocare con improbabili soluzioni, che ad oggi sono ancora pura fantascienza.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, che con una delegazione di deputati e senatori e del Consiglio d’Europa ha partecipato nei giorni scorsi alla 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Dubai.

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “SULLO STOP ALLE FONTI FOSSILI, LA POSIZIONE DI PICHETTO FRATIN È PILATESCA. L’ITALIA È ISOLATA IN EUROPA”

“L’esito della Cop 28 rischia di diventare solo una irresponsabile operazione di greenwashing. Sintomatica è la proposta di utilizzare i sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica come escamotage per continuare a utilizzare le fonti fossili. In tutto questo dibattito, ciò che preoccupa è la posizione pilatesca del governo italiano. Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin non sta sostenendo la battaglia dell’Unione Europea per l’uscita, seppur graduale, da petrolio e gas. Dal ministro giungono sempre e solo parole vuote e di circostanza sulla necessità di una vera transizione ecologica.  Anche perché il governo Meloni in Italia sta facendo tutt’altro. Continua a puntare sul gas con il Piano Mattei, non investe in modo deciso sulle energie rinnovabili e in Legge di Bilancio ha addirittura tagliato il fondo per il clima. Di questo passo, l’Italia resterà sempre più isolata in Europa e all’angolo sulla transizione ecologica.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente della commissione Ambiente di Palazzo Madama.

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MUTUI – MAGNI (AVS): “AUMENTI NELLA COMPLETA INDIFFERENZA DEL GOVERNO MELONI, PIU’ ATTENTA AI POTERI FORTI CHE AGLI ITALIANI”

“Mentre il governo cerca la quadra sulla Legge di Bilancio con ritardi inaccettabili e una confusione disarmante, gli italiani sono alle prese con l’aumento dei mutui. L’acquisto e il mantenimento di una casa sta diventando sempre più complicato a causa degli aumenti, non solo dei mutui, ma anche delle bollette e delle spese condominiali. Oggi una ricerca lancia la cifra ‘monstre’ di duecentomila italiani che non sono riusciti a pagare almeno una o più rate del mutuo a tasso variabile nel 2023. Gli italiani per fare fronte agli aumenti stanno mettendo mano ai loro conti correnti, infatti i depositi del settore privato sono diminuiti. Mutui più pesanti, conti correnti sempre più vuoti e stipendi bassi, un mix esplosivo, con un notevole impatto negativo sulle famiglie italiane e positivo sui maggiori guadagni delle banche. A cui non vengono neanche toccati gli extraprofitti. Tutto questo nella più completa indifferenza del governo, troppo impegnato ad assecondare gli interessi dei poteri forti e delle lobby che a risolvere i problemi degli italiani.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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PREMIERATO – DE CRISTOFARO (AVS): “SVUOTA IL RUOLO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E STRAVOLGE LA COSTITUZIONE”

“Le audizioni in corso in commissione Affari Costituzionali del Senato sul Premierato all’italiana proposto dalla destra, confermano quanto andiamo dicendo da tempo: altera gli equilibri democratici e è un’accozzaglia di norme pasticciate, che non servono a garantire la stabilità del Paese, come invece la Meloni vorrebbe far credere agli italiani. Indebolire il Parlamento e svuotare il ruolo del Presidente della Repubblica, garante delle Istituzioni, significa stravolgere i principi fondanti della nostra Carta costituzionale. Altro che riforma poco invasiva.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“È da inizio legislatura che il governo Meloni sta facendo le prove generali del Premierato, con una media di un decreto legge a settimana e fiduce a non finire, che hanno ridotto il Parlamento a mero passacarte del governo. Usano la propaganda per convincere gli italiani, ma l’elezione diretta è un inganno perché il Premier potrà poi essere cambiato da governo e maggioranza a proprio piacimento e tornaconto. A questo Paese serve tutto meno che una torsione autoritaria. Piuttosto ci dovremmo concentrare su come coinvolgere coloro che da tempo hanno smesso di andare a votare, che sono più di un terzo degli elettori. Alleanza Verdi e Sinistra è contro ‘l’uomo solo al comando’, e siamo contro lo stravolgimento della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.”

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “ANCORA RITARDI E CONFUSIONE, UNA FARSA INTOLLERABILE”

“Ancora ritardi e confusione da parte di governo e maggioranza sulla manovra. In commissione bilancio anche oggi si è consumata una farsa intollerabile e per questo ho abbandonato i lavori, così come hanno fatto le altre opposizioni. Personalmente ho ritenuto perfettamente inutile illustrare gli emendamenti di Alleanza Verdi e Sinistra, in mancanza di quelli dell’esecutivo e dei relatori, che praticamente riscrivono la legge finanziaria. Questa situazione di stallo mortifica le prerogative dei parlamentari ed è davvero inammissibile.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “L’EMENDAMENTO DEL GOVERNO SCIPPA I FONDI AL SUD”

“Il nuovo emendamento del governo scippa i fondi al sud. Il governo toglie due miliardi e trecento milioni di euro dal fondo sociale di coesione per finanziare la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Per esaudire la folle idea di Salvini la Meloni penalizza il mezzogiorno. Una cosa gravissima.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “SEMPRE PIU’ TELEMELONI”

“Uno spot tira l’altro. La Rai sta abbandonando la missione di servizio pubblico e sta diventando un organo di partito, sempre più TeleMeloni. Intollerabile. Quando anche l’ammiraglia dei telegiornali Rai arriva a celebrare Atreju, la kermesse dei giovani di Fratelli d’Italia, come fosse una notizia per il grande pubblico, siamo a un punto di non ritorno. La commissione di Vigilanza si occupi dell’offerta e del pluralismo dei Tg Rai. I cittadini pagano il canone e hanno diritto ad un’informazione libera, completa e indipendente, non a servizio del governo di turno.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “LO STOP AI FOSSILI RESTA UN’ILLUSIONE”

“È grave che la necessaria ambizione per raggiungere la ‘carbon neutrality’ entro il 2050 sia stata ridimensionata nella nuova bozza di accordo del testo finale della Cop 28. Cancellare la parola ‘uscita’ dai combustibili fossili equivale a dire che la Cop28 è stato un fallimento. Lo stop definitivo a petrolio, gas e carbone resta ancora un’illusione.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, che con una delegazione di deputati e senatori e del Consiglio d’Europa ha partecipato nei giorni scorsi alla 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Dubai.

“È intollerabile che pochi Paesi tengano in balia le sorti del nostro pianeta. Impegnarsi solo a ridurre i combustibili fossili sul fronte del consumo e della produzione in modo ‘equo’ e ‘ordinato’ con i vari distinguo, non ci farà raggiungere in tempi certi gli obiettivi di decarbonizzazione . C’è ancora tempo per negoziare, ci auguriamo che questa bozza venga modificata per il bene delle generazioni future.”

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