“Siamo all’ennesima fiducia. Negli anni scorsi una deputata di opposizione si lamentava dell’eccessivo numero di fiduce. Quella deputata si chiamava Giorgia Meloni. Ora, deve aver cambiato idea, visto che sta stabilendo il record: 49 fiduce da inizio legislatura. Di solito si mette la fiducia quando c’è un eccessivo ostruzionismo da parte delle opposizioni. E non è questo il caso. La fiducia viene messa perché la maggioranza è in crisi, non si mettono d’accordo e allora meglio mettere la fiducia. Eppure c’erano tutte le condizioni per andare avanti senza. Sui temi economici non sono d’accordo tra di loro, e purtroppo si vede. Al governo manca una visione, un’idea di Paese. Sul Superbonus poi è in atto una vera e propria guerra sotterranea tra la Lega e Forza Italia. Il problema è politico e non sul merito. L’unica cosa su cui sono d’accordo è impedire e bloccare la transizione ecologica, le politiche green. E allora il Superbonus diventa il male assoluto, Plastic Tax e Sugar Tax due misure liberticide che ammazzano le aziende. Peccato che la sugar tax risponderebbe a una vera e propria esigenza sociale, e che nel lungo periodo consentirebbe di risparmiare sulle spese del Servizio sanitario nazionale, mentre la Plastic Tax tassa il consumo di manufatti in plastica monouso. Un modo per ridurre il consumo di alcuni prodotti in plastica monouso. L’ennesima fiducia è la mortificazione del Parlamento e un anticipo di quello che sarà il Premierato all’italiana, con le Camere al servizio del Premier eletto direttamente.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
“Una bella notizia. Ilaria Salis va ai domiciliari. Il tribunale di Budapest ha accolto il ricorso presentato dai suoi legali. Candidare Ilaria Salis nelle liste di AVS per le Europee è stata la scelta giusta. La dimostrazione che era necessario accendere i riflettori sulla vicenda perché si arrivasse ad un esito conforme allo stato di diritto. Quello che si è rifiutato di fare il Governo Meloni per mesi per non disturbare l’amico Orban, o più semplicemente perché la destra la sentenza sulla Salis l’aveva già emessa. Felice per la sua prossima scarcerazione, ennesima vergogna per il nostro esecutivo.”
Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Il Premierato è profondamento sbagliato, dannoso e pericoloso per la democrazia e il Paese principalmente per due ragioni. La prima, perché scardina un punto decisivo su cui si sono fondate le democrazie: l’equilibrio dei poteri. Il Premierato legittima il dominio dell’esecutivo sul potere legislativo. Una scorciatoia demagogica che accentuerà la crisi democratica in atto. La seconda, è il combinato disposto, lo scambio, con l’Autonomia differenziata. Due provvedimenti che hanno alla base due logiche diverse tenute insieme solamente da un patto di potere, uno accentra tutti i poteri nelle mani di una sola persona, l’altro decentra spaccando il Paese, ma con un obiettivo comune: la marginalizzazione del Parlamento. Alleanza Verdi e Sinistra ritiene questa riforma inemendabile. Lo rivendichiamo senza imbarazzo, abbiamo presentato più di mille emendamenti, sia in commissione che in Aula, di merito ma anche ostruzionistici. Di fronte ad un tentativo di stravolgere la Costituzione, tutti gli strumenti previsti dalle norme sono giusti. Oggi l’ostruzionismo in Parlamento, domani i Comitati per il No al referendum.”
Lo afferma in Aula il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Ieri la senatrice Segre ci ha avvisato dei rischi e ha ricordato che gli italiani hanno già bocciato per ben due volte proposte di riforma che ritenevano sbagliate, dimostrandosi più saggi di chi li governava. Il Premierato non ha eguali nel mondo. La destra propone un sistema in cui vengono concentrati tutti i poteri su una sola persona, si elegge per trascinamento un Parlamento ubbidiente e si depotenzia la figura del Capo dello Stato, che oggi rappresenta un punto di riferimento per gli italiani. Una proposta addirittura peggiore del presidenzialismo. Una riforma che non risolve minimamente il problema dell’astensionismo dilagante, di quelle decine di milioni di italiani che non si sentono rappresentati da nessuno. Il tutto nasce da una considerazione sbagliata, come se il problema dell’Italia fosse tutto nella poca stabilità, nel numero troppo elevato di governi e nella loro durata. La continua ricerca della stabilità ha spostato la funzione legislativa dal Parlamento al governo: abuso della decretazione d’urgenza, continuo ricorso al voto di fiducia, il cosiddetto monocameralismo alternato. In questi anni il potere del governo sono aumentati, non ridotti, con le Camere obbligate ad una funzione di sola ratifica. Questa riforma peggiorerà la democrazia, ne mette in discussione il carattere pluralista, altro che facoltà di scelta da parte degli elettori. I quali saranno chiamati al voto ogni cinque anni senza neanche avere la possibilità di scegliersi chi li rappresenta. Noi continueremo la nostra battaglia perché abbiamo a cuore la Costituzione e non consentiremo a chi ne contesta il suo carattere antifascista di stravolgerla.”
CONFERENZA STAMPA
Giovedì 16 maggio, alle ore 11, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, si svolgerà la conferenza stampa per presentare l’accordo tra Alleanza Verdi e Sinistra e Il Partito del Sud–Meridionalisti Progressisti e i due candidati indipendenti nella Circoscrizione Meridionale nella lista di AVS per le Elezioni al Parlamento Europeo del prossimo giugno. L’accordo nasce dalla comune battaglia contro l’autonomia differenziata, un provvedimento che spaccherà l’Italia, per lo sviluppo del Mezzogiorno e per portare in Europa i temi del meridione.
Alla conferenza stampa partecipano il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra al Senato Peppe De Cristofaro, Natale Cuccurese, presidente nazionale del Partito del Sud, e Valeria Spinelli, direttivo nazionale Partito del Sud, candidati indipendenti nelle liste elettorali di Alleanza Verdi Sinistra nel collegio meridionale.
“La nostra meravigliosa Costituzione è messa a dura prova dai tentativi distruttivi del governo Meloni e della sua maggioranza. Il premierato è una riforma pericolosa e pasticciata che smantella completamente gli assi portanti della nostra democrazia parlamentare. Un salto nel vuoto, un viaggio improvvisato verso un futuro sempre più incerto, di cui nessuno conosce le coordinate. Ad oggi, non sono chiari nemmeno quali saranno i meccanismi su cui si muoverà questa riforma, né tantomeno quale nuova forma avrà la legge elettorale. L’unica cosa certa è che queste norme indeboliranno il potere legislativo del Parlamento, sminuiranno il diritto di partecipazione democratica di cittadine e cittadini e, soprattutto, trasformeranno il Presidente della Repubblica da garante dell’ordine costituzionale a mero notaio del governo di turno.”
Lo afferma in Aula la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“L’idea malsana di accentrare tutti i poteri in un’unica figura, si scontra inoltre in maniera evidente anche con l’Autonomia differenziata, che invece intende accentrare in capo alle regioni la competenza di importanti materie. Con questo modus operandi, in perfetto stile azzeccagarbugli, governo e maggioranza non affrontano le vere questioni urgenti che stanno affliggendo il nostro Paese. Penso alla crisi climatica, al dissesto idrogeologico, alla sicurezza e alla manutenzione delle infrastrutture, alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. E non di meno, al rafforzamento della sanità pubblica, alla necessità di combattere il precariato e garantire la sicurezza dei lavoratori, restituendo loro valore e dignità. Al bisogno di incrementare i fondi per la Scuola, per l’Università, per l’edilizia scolastica. Tutte questioni chiuse a chiave nel cassetto del Governo, nella consapevolezza che l’inazione politica sta già producendo danni incalcolabili a tutto il Paese. L’Esecutivo e la sua maggioranza sono concentrati a portare a casa, a tutti i costi, riforme scellerate. Alleanza Verdi e Sinistra farà di tutto affinché la nostra Costituzione, il gioiello più prezioso che abbiamo ereditato dal nostro passato, non venga sfregiato e sacrificato al desiderio di potere. Per evitare pericolose derive antidemocratiche e autoritarie c’è ancora tempo e speranza. ‘C’è ancora domani’.”
“I dati dell’Istat certificano una situazione preoccupante per i lavoratori. I nuovi poveri sono i lavoratori poveri, sottopagati. In Italia c’è un tema salari che sono fermi al palo da anni. Il governo è più interessato alle riforme che alle condizioni dei lavoratori. Nell’agenda della Meloni non c’è proprio spazio per lavoratrici e lavoratori, per una legge di civiltà come il salario minimo. Del resto, questo è il governo che si occupa di lavoro solo in maniera propagandistica il Primo Maggio.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
“I salari e gli stipendi sono fermi mentre il potere di acquisto continua a precipitare colpendo ulteriormente i lavoratori. Il reddito da lavoro, in particolare quello da lavoro dipendente, negli anni non è più in grado di proteggere dal disagio economico. È necessaria una politica dei redditi che punti ad alzare i salari e gli stipendi già duramente colpiti dall’inflazione e dagli aumenti. Vanno rinnovati i contratti, pubblici e privati, tagliate le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, combattere la precarietà. E va trovato un modo per recuperare la perdita del potere d’acquisto dei salari per colpa dell’inflazione. Le risorse ci sono, vanno prese da chi in questi anni ha fatto extra profitti enormi.”
“Finalmente un passo in avanti: anche in Italia si inizia a discutere di numeri identificativi per le forze dell’ordine. La commissione Affari Costituzionali del Senato inizierà la discussione della proposta di Alleanza Verdi e Sinistra per introdurre il codice identificativo e le body cam per il personale delle Forze di polizia. Visto il clima di repressione che si respira negli ultimi tempi nel Paese, è assolutamente necessario introdurre nel nostro ordinamento queste norme di civiltà, per evitare eventuali abusi di potere, eccessi o violazione di diritti. Norme a tutela dei manifestanti ma anche di quanti nelle forze dell’ordine rispettano le regole, che sono la stragrande maggioranza.”
Lo afferma il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.
“Un’altra terribile strage sul lavoro, a Casteldaccia in provincia di Palermo. Pesantissimo il bilancio delle vittime. Cinque operai morti e uno ricoverato in condizioni gravissime. Gli operai stavano eseguendo dei lavori di manutenzione e lavoravano per una ditta esterna all’Amap, l’Azienda municipale acquedotti. La magistratura faccia immediatamente chiarezza sulle circostanze che hanno portato a questa ennesima tragedia sul lavoro, sul livello di formazione degli operai, sul rispetto delle condizioni di sicurezza e sulle responsabilità delle ditte e del committente. Nell’esprimere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, e nella speranza che almeno il sesto lavoratore coinvolto riesca a salvarsi, non si può non constatare che l’esternalizzazione di mansioni anche pericolose e delicate è sempre presente nelle morti sul lavoro. Il governo prenda atto che siamo di fronte a una vera e propria emergenza che ha fatto registrare oltre 350 vittime dall’inizio dell’anno. Il governo si dia una mossa e vari un piano straordinario che metta al centro la sicurezza dei lavoratori.”
Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“L’ipotesi che Israele possa attaccare Rafah, nel sud della striscia di Gaza, è grave e desta molta preoccupazione. Costringere oltre un milione di palestinesi già sfollati a Rafah da zone diverse della Striscia a evacuare al buio, senza una destinazione sicura, è inumano, illegale e le conseguenze sulla popolazione, in particolare su anziani, donne e bambini sarebbero tragiche. La situazione a Gaza e in Cisgiordania è al limite e questo nuovo possibile attacco israeliano certo non tranquillizza l’area, anzi. È in atto un peggioramento della situazione sul campo che rischia di portarci ad una escalation del conflitto dalle conseguenze inimmaginabili. Oggi è più che mai necessario che tacciano le armi e si arrivi ad una soluzione che fermi la guerra e liberi gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Il Primo ministro israeliano Netanyahu è il responsabile di questa nuova escalation che non porterà al cessate il fuoco e meno che meno alla nascita di due stati autonomi. Solo fermando Netanyahu si potranno avere delle speranze di pace in Medio Oriente.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.