“Oggi ricorre il cinquantesimo anniversario della strage neofascista di Brescia nella quale persero la vita otto persone e ci furono oltre cento feriti. Una strage neofascista che aveva l’obiettivo di destabilizzare l’Italia. Insieme alla strage di Piazza Fontana la strage di Brescia è stata uno degli attentati più gravi degli anni di piombo. Un attacco alle forze democratiche e sociali scese in piazza per ribadire un forte no alla violenza e alla paura. Oggi le massime autorità del Paese erano a Brescia per commemorare le vittime civili e per ricordare quella terribile strage neofascista. Tutte meno una che ha scelto di andare a Caivano per la campagna elettorale. Una cosa gravissima. Ma si sa la Meloni ha un problema con il fascismo.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Il Liceo del Made in Italy, tanto voluto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dai Ministri Urso e Valditara, si è rivelato un gran pasticcio, che Alleanza Verdi e Sinistra ha denunciato fin da subito e che ora trova anche la sonora bocciatura di studentesse e studenti. Poco più di 500 iscritti in Italia a questo nuovo indirizzo di studi equivale a un fiasco colossale.
La scuola ha bisogno di ben altro. Urgono consistenti risorse finanziarie per affrontare le principali criticità, stabilizzando per esempio la situazione dei docenti precari. Sicuramente i problemi della scuola italiana non si risolvono promuovendo un nuovo liceo del quale, ad oggi, non si conosce ancora il piano di studi dal terzo anno in poi. Il Liceo del Made in Italy è stata una scelta propagandistica e irresponsabile del Governo, fatta sulla pelle di dirigenti scolastici, docenti, alunni e le loro famiglie. La nostra idea di scuola pubblica e di istruzione è completamente opposta a quella delle destre. Le elettrici e gli elettori sapranno scegliere da che parte stare.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Gli incidenti sul lavoro sono una strage senza fine. Parliamo di incidenti, ma sono sempre tragedie annunciate. Le norme ci sono ma non vengono applicate, perché la sicurezza sul lavoro è considerata un costo. La precarietà, il lavoro nero e appalti e subappalti al massimo ribasso sono diventati la regola. La sicurezza c’è se si rispettano le regole, la sicurezza c’è se non viene considerata un costo da tagliare. La sicurezza c’è se si fanno i controlli, se si assumono gli ispettori, se si controlla la filiera, se non si fanno gli appalti a cascata e i subappalti. Purtroppo tutto questo non avviene e ogni giorno piangiamo morti e feriti sui luoghi di lavoro. Non possiamo continuare solo ad indignarci, le parole non bastano più, sono necessari dei fatti concreti e modifiche legislative efficaci a partire dallo stop agli appalti a cascata. Ma soprattutto occorre mettere subito intorno ad un tavolo tutti gli attori del lavoro, le associazioni delle imprese e i sindacati, e con loro costruire un nuovo modello di governance e un piano organico per affrontare questa emergenza. La Presidente del consiglio Meloni invece di pensare alle prossime elezioni europee pensi agli italiani che muoiono sul lavoro e convochi a Palazzo Chigi il mondo del lavoro per scrivere quel ‘Patto per la sicurezza’, che metta fine a questa mattanza. Finché non si arriva a zero morti sul lavoro, l’Italia non potrà definirsi un paese civile.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Ho firmato con convinzione il Patto per l’Uguaglianza promosso da European Alternatives contro discriminazione e razzismo. Mi sono candidato alle europee con il sogno di costruire un’Europa umana, solidale e accogliente. Con l’adesione a questo appello ribadisco il mio impegno nel contrastare l’aumento dell’odio e della discriminazione in Europa, cercando di coinvolgere sempre di più la società civile e le realtà locali. Un impegno che ho sempre avuto come militante politico e che non cambierà se eletto europarlamentare. Sarò sempre lo stesso Mimmo, un uomo che insegue ideali di umanità.”
Lo afferma Mimmo Lucano, candidato con Alleanza Verdi e Sinistra nella circoscrizione meridionale.
“Anche l’Ufficio Parlamentare di Bilancio della Camera punta il dito contro l’Autonomia differenziata. Serve almeno una valutazione preventiva dell’impatto finanziario, dicono i tecnici di Montecitorio. L’incredibile risposta del governo è che solo a cose fatte si potrà fare una valutazione. In pratica, è come ristrutturare casa senza preventivo. Senza sapere quanto ti costerà e se resterà in piedi. E se alla fine dovrai scegliere tra accendere il riscaldamento o fare la spesa. L’Autonomia differenziata non piace a nessuno di quelli che si preoccupano della tenuta del Paese. Infatti non piace nemmeno ai vescovi che parlano esplicitamente di rischio per l’unità nazionale. Il leghista Fedriga risponde che i vescovi non hanno letto la proposta di legge, o non l’hanno capita perché secondo lui l’Autonomia farà addirittura volare il Mezzogiorno. Come? Tagliando risorse alle regioni meridionali che sono già le più povere del Paese. Togli soldi ai poveri e vedrai che diventeranno ricchi. Succede solo nelle favole della destra. Insomma, siamo alla follia. Farebbero meglio a dire che di quello che accadrà all’Italia non gliene frega niente. Basta che alle Europee si possano mettere in petto la bandierina dell’Autonomia e del Premierato per raccattare voti. Mai, che io ricordi, un governo è stato così pericolosamente irresponsabile. Vanno fermati.”
Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Il governo prende in giro gli Enti locali. La Meloni sperava che la sforbiciata agli Enti locali passasse sotto silenzio, almeno fino alle prossime elezioni europee. Invece i tagli sono gravissimi e moltissimi Sindaci sono sul piede di guerra. Una scelta sconsiderata che metterà in ginocchio molti Comuni, che saranno costretti a interrompere i lavori già avviati, con ristrutturazioni di edifici scolastici lasciati a metà, opere non finite. Gli assurdi tagli per 250 milioni di euro, prima tranche di 1 miliardo e 250 milioni fino al 2028, colpiranno di più i Comuni che hanno avuto maggiori risorse del Pnrr e che sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche obiettivo del Piano. I Comuni che hanno più progetti finanziati dal Pnrr subiranno maggiori tagli. Una cosa assurda. La Meloni e Giorgetti tolgono soldi che hanno già dato ai Comuni penalizzando i cittadini. L’ennesima follia che condannerà il Paese.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
“L’attacco israeliano a Rafah è sbagliato, un crimine contro civili indifesi. La popolazione palestinese sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane e di futuro. La situazione a Gaza e in Cisgiordania è al limite. Oggi è più che mai necessario che tacciano le armi e si arrivi ad una soluzione che fermi la guerra e liberi gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. L’Europa e la comunità internazionale devono intervenire immediatamente e fermare questa escalation, il cui principale responsabile è il Primo Ministro israeliano. Il governo israeliano in carica, e il suo premier, sono oggi i maggiori ostacoli alla pace in Medio Oriente. Occorre fermare Netanyahu prima che sia troppo tardi. Il premier israeliano, in difficoltà politica, pensa solo alla guerra. Non si sconfigge in questo modo Hamas, anzi, si corre il rischio di rafforzarla. Solo fermando Netanyahu si potrà finalmente avviare quel necessario processo di pace in Medio Oriente per arrivare ai due Popoli due Stati.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“La via maestra è attuare la nostra Costituzione fino in fondo, difenderla dalla destra che vuole stravolgerla con l’Autonomia differenziata e il Premierato. Due progetti scellerati e contraddittori tra loro che Fratelli d’Italia e Lega si stanno scambiando sulla pelle del paese. Ieri siamo scesi in piazza a Napoli con decine di migliaia di persone per dire no e continuare una battaglia che porteremo avanti fino al referendum.”
Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Non si ferma la deriva autoritaria di questa maggioranza. Il ministro Valditata con il Decreto Scuola, in via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, potrebbe cambiare la composizione del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, con una parte maggioritaria di membri nominati dal Ministro, a discapito della parte elettiva scelta dalle lavoratrici e dai lavoratori della scuola. Un colpo all’assetto democratico dell’organo di garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Evidentemente, seppure non vincolanti, i recenti pareri che hanno bocciato le scelte miopi di un Ministro autoritario che fa l’occhiolino a idee che rimandano a un pericoloso passato, come le classi differenziali, danno certamente fastidio e arginano il tentativo di allargare il consenso. Alleanza Verdi e Sinistra vigilerà affinché gli spazi democratici e collegiali non vengano ridotti. Ma, soprattutto, faremo modo che la scuola possa tornare a essere quell’importante Istituzione che ha costruito il Paese con l’impegno di tutti coloro che ci lavorano per il bene delle future generazioni.”