“Ieri sono tornata al carcere di Villa Fastiggi di Pesaro. È stata la prima casa circondariale a cui ho fatto visita nella mia veste di senatrice. Una struttura che presenta diversi problemi e mancanze a cui gli agenti di polizia penitenziaria, gli operatori e i volontari sopperiscono come possono. Purtroppo, devo sottolineare che ho trovato le condizioni del carcere di Villa Fastiggi del tutto invariate rispetto alla mia prima visita. Le condizioni di vita dei detenuti e delle detenute non sono migliorate. Il sottosegretario Delmastro questa estate ha fatto il giro delle carceri solo per farsi selfie con gli agenti, che però ormai si sentono anche un po’ presi in giro. La situazione del pianeta carcere è sotto gli occhi di tutti. E il governo non sta facendo nulla per affrontare il problema anzi, lo usa come discarica sociale.”
Lo afferma la senatrice di Avs Ilaria Cucchi, dopo la visita al carcere pesarese di Villa Fastiggi, accompagnata dal sindaco Andrea Biancani e dall’assessora alla Sicurezza Sara Mengucci.
“La Lega è molto preoccupata per le sorti dell’Autonomia differenziata, che rischia di rimanere una scatola vuota anche per le crescenti preoccupazioni del partito della Meloni. Votata dal Parlamento per un loro diktat, oggi che è legge sta raccogliendo una serie di autorevoli stroncature da mondi tra loro molto diversi, non ultima la Chiesa con il vicepresidente della Cei monsignor Savino. Per non parlare dello straordinario successo della raccolta firme. Ed è talmente preoccupata che in questa pausa estiva dei lavori parlamentari ha scatenato una campagna mediatica che ha coinvolto i suoi massimi esponenti per sostenere l’Autonomia differenziata: il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli e il Presidente del Veneto Luca Zaia. Due big nordisti favorevoli alla secessione dei ricchi che stanno battagliando dalle pagine dei giornali per cercare di contrastare la crescente avversione per questa legge.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
“Oggi Zaia arriva addirittura a scrivere al presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Zuppi, per proporgli incontri tecnici sull’Autonomia. Un question time, così lo definisce Zaia, per i vescovi italiani. Un modo arrogante di dire al capo dei vescovi italiani non siete informati bene, informatevi meglio, anzi vi informiamo noi che siamo i depositari del verbo sull’Autonomia. Calderoli e Zaia sono preoccupati perché non basta più dire ‘sarà un’opportunità per il sud’, gli italiani lo hanno capito che questa è una bufala e che la loro Autonomia forse avvantaggerà solo le regioni ricche del Nord, anche se vorrei proprio vedere il Veneto o la Lombardia che competono con l’Europa sul commercio con l’estero e l’export. L’arroganza leghista e la crescente preoccupazione per le sorti dello Spacca Italia devono essere da stimolo per aumentare la raccolta delle firme e per iniziative in tutte le città. Per impedire che questa pessima legge smonti l’unità del paese per trasformarlo in staterelli più o meno ricchi in competizione tra loro ma assolutamente inutili al sistema paese.”
“Dopo Gaza la Cisgiordania. Israele continua la gravissima violazione delle convenzioni internazionali. E continua la guerra ai palestinesi. Ormai abbiamo superato abbondantemente il diritto alla difesa, siamo all’aggressione sistematica contro i palestinesi. Quanto avvenuto il 7 ottobre scorso non può essere la foglia di fico usata da Israele per tenere ancora di più sotto scacco un popolo. L’operazione in Cisgiordania preoccupa per l’escalation di violenza che ha causato la morte di decine di vittime palestinesi e la distruzione di infrastrutture civili in 48 ore. Occorre un cessate il fuoco immediato che permetta il ritorno a Gaza delle organizzazioni umanitarie, ONU in testa, per risolvere la crisi sanitaria devastante e dare alla popolazione civile, ormai stremata da 10 mesi di guerra, una prospettiva di pace. La comunità internazionale la smetta di girarsi dall’altra parte e usi tutti i mezzi, stop vendita armi e sanzioni, per fermare questo massacro di civili innocenti.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“È gravissimo quanto denunciato dal fisico del Cnr esperto degli effetti dei cambiamenti climatici Antonello Pasini sulla sua intervista andata in onda sul Tg1. La direzione del Tg1 spieghi il motivo del taglio della frase sui cambiamenti climatici. E lo spieghi bene, perché in caso contrario si chiama censura. Una cosa a cui purtroppo TeleMeloni non è nuova. L’ennesimo caso che segnaleremo in Vigilanza Rai con una interrogazione.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.
“Il servizio pubblico è senza guida con un Cda scaduto e una presidente non più in carica. Una situazione che va risolta il prima possibile. La Rai ha bisogno di una guida migliore di quella che ha ora. Una governance capace di guardare al futuro, raccontare quello che sta succedendo con obiettività e completezza dell’informazione, più attenta alle innovazioni legate alla transizione energetica e digitale.”
“Dopo il reddito di cittadinanza la Meloni vuole cancellare l’assegno unico, una misura utilizzata da milioni di famiglie, per fare cassa. E per fortuna che la Meloni difendeva la natalità e la famiglia. Certamente la sua non quella degli italiani. La destra è alla disperata ricerca di soldi per la prossima manovra e per trovare le risorse necessarie per confermare almeno la riduzione del cuneo fiscale per il prossimo anno. Come al solito la destra, che una volta si definiva sociale, oggi per fare quadrare i conti si accanisce sui lavoratori, sui pensionati e sulle famiglie evitando di toccare gli evasori e i grandi patrimoni. Le risorse nei momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo, vanno prese dove ci sono. Vanno approvate delle norme che tassino gli enormi extra profitti fatti da alcuni settori e va sicuramente approvata una patrimoniale sui grandi patrimoni. Chi ha di più deve dare di più.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Il ministro Calderoli è nervoso per la straordinaria velocità con la quale sono state raccolte le firme necessarie per il referendum contro l’Autonomia differenziata. Quando polemizza contro quelle online sembra l’allenatore che dice che il gol col quale ha perso la partita sarebbe stato fuorigioco con le regole di venti o trent’anni fa. Anche se Calderoli non se n’è accorto ormai facciamo tutto online, ma può stare sereno perché vedrà che anche quelle raccolte fisicamente sono una marea che sarebbe bastata per chiedere il referendum.”
Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
“Calderoli è nervoso perché vede le torsioni dei suoi alleati di governo, a partire da quelle di Forza Italia che mette le mani avanti e frena. Vede il rosso diretto dei vescovi che bocciano senza mezzi termini l’autonomia definendola il far west tra le regioni. E vede pure il ricorso di Puglia, Sardegna, Toscana e Campania che chiedono alla Corte Costituzionale di dichiarare l’autonomia illegittima con varie e diverse motivazioni. Calderoli è così nervoso che ha la faccia tosta di dire che sono i promotori del referendum a mettere il Nord contro il Sud, non la porcheria che ha confezionato per assecondare la pancia dell’elettorato leghista. Ma anche su questo può stare tranquillo perché se è vero che la prima regione per numero di firmatari è la Campania, subito dietro ci sono il Lazio e la Lombardia. Segno evidente che tanti italiani hanno capito che l’autonomia renderebbe l’Italia degli staterelli regionali complessivamente più debole. Pensate come sarà nervoso Calderoli quando perderà il referendum.”
“Anche in estate la crisi del lavoro continua, e il governo Meloni non fa nulla per arginarla. Gli ultimi dati dell’Osservatorio INPS parlano chiaro: aumentano le richieste di cassa integrazione, dei fondi di solidarietà e crescono le domande di disoccupazione. Dati da paese bloccato e fermo. I salari reali non hanno ancora raggiunto i livelli del 2019 e rimangono bassissimi rispetto alla media europea e, con l’inflazione che rimane alta, per gli italiani significa taglio dei consumi e delle cure ed erosione del potere di acquisto. Tutto questo nell’assenza totale di politiche fiscali e industriali capaci di invertire la tendenza. In questa estate drammatica per centinaia di migliaia di lavoratori e per le loro famiglie brilla l’assenza dei ministri Calderone e Urso, forse troppo impegnati nelle loro vacanze e meno per migliorare la vita reale degli italiani che le vacanze faticano a farle.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.