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INFRASTRUTTURE – DE CRISTOFARO (AVS): “SCIPPO DI SALVINI AL SUD”

 

“Il taglio dei fondi previsti dal Pnrr per rendere più veloce la linea Lamezia Terme-Catanzaro e la Sibari-Porto Salvo in Calabria, dirottando i soldi ad alcune grandi opere ferroviarie in Piemonte, Lombardia e Veneto è una vergogna. Il Pnrr serve per ridurre le differenze territoriali e al sud dovrebbe andare il 40% degli investimenti perché è l’area del paese col maggior ritardo sulle infrastrutture, mentre il governo  sposta i soldi dove ce n’è meno bisogno. Da Salvini una scippo al sud. Questo governo sta facendo dei danni incalcolabili, aumentando povertà e disuguaglianza fra ceti sociali e territori.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del senato.

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “PIANO STRAVOLTO. MENO SOLDI AI CITTADINI, PIU’ RISORSE ALLE IMPRESE”

“Il Pnrr è stato completamente stravolto. Il governo Meloni ha cambiato l’asse su cui poggiava il piano italiano approvato dall’Europa. Tagliati, con la rimodulazione presentata da Fitto, 2,5 miliardi per i Piani urbani integrati per risanare le periferie, 3,3 miliardi per la rigenerazione urbana, 6 miliardi per la riqualificazione delle aree più disagiate e l’efficienza energetica, 1,3 miliardi per il rischio idrogeologico e contro le alluvioni, 1 miliardo per la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto. Un piano fatto di tante piccole opere per migliorare la vita ai più fragili, ai più poveri, agli emarginati, completamente azzerato. Cancellati, in attesa di conoscere le nuove linee di finanziamento, il risanamento di Corviale e di Tor Bella Monaca a Roma, delle Vele a Napoli, ma anche interventi urbani a Milano, Bari, Torino. Con buona pace di chi vi abita e che magari li ha anche votati. Tutto spostato verso le grandi aziende di Stato. Un vero e proprio regalo a Confindustria. La presunta anima sociale della destra non esiste più. In pochi mesi di governo la destra di Meloni si conferma neoliberista, attenta alle esigenze delle imprese a scapito dei cittadini.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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PNRR – MAGNI (AVS): “DA FITTO LE SOLITE PROMESSE E NESSUNA GARANZIA SUI FONDI TAGLIATI”

“Sedici miliardi del Pnrr sono a rischio. I progetti per la lotta al dissesto idrogeologico, la rigenerazione urbana, la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto, la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia rischiano di non partire. Ma per il ministro Fitto va tutto bene. Non ci sono ritardi nell’erogazione delle rate, il Pnrr non è stato tagliato e i fondi sono solo stati spostati e non verranno persi, il piano è stato solo rimodulato. E sbagliano i Sindaci, l’Ance e le organizzazioni sindacali a lamentarsi perché i fondi ci sono e i progetti saranno finanziati. Oggi il servizio studi della Camera scrive che le nove misure cancellate dal Pnrr non hanno una copertura finanziaria alternativa. A Fitto è mancato il coraggio di dire la verità, Oggi in Parlamento non ha fugato i dubbi, non ha minimamente dato garanzie sulle coperture, solo le solite promesse.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Il governo è riuscito a mancare gli obiettivi più importanti del Pnrr, prosegue Magni. Ma, come al solito, se da una parte taglia dall’altra elargisce. E lo fa come sempre tutelando gli interessi dei grandi gruppi energetici. Eni, Enel, Snam e Terna, solo per citarne alcuni. Il RePowerEU, presentato dalla Commissione Ue per porre fine alla dipendenza dell’Unione dai combustibili fossili della Russia, è un regalo a chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti. Con i fondi del Pnrr queste importanti aziende faranno investimenti mentre ai Sindaci solo briciole per la riqualificazione urbana, e niente per la riduzione del rischio idrogeologico e del rischio alluvione. Siamo molto preoccupati da una rimodulazione del Piano che penalizza i comuni, solo nella città di Napoli il taglio sarà di 120 milioni e ne faranno le spese gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana delle periferie come Scampia, gli studentati, il mezzogiorno, e gli interventi diffusi di riqualificazione ed efficientamento energetico per favorire chi in questi anni ha fatto enormi profitti.”

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “ASCOLTARE IL GRIDO D’ALLARME DEI SINDACI”

“Il governo ascolti il grido di allarme dei Sindaci. Il taglio di 16 miliardi del Pnrr deciso dal Ministro Fitto colpisce gli Enti locali e gli interventi nelle periferie. Il governo colpisce chi in questi mesi ha fatto di tutto per spendere i soldi del Pnrr: i Comuni. Da nord a sud le amministrazioni comunali hanno fatto gare e bandi, aperto cantieri e iniziato i lavori. Solo nella mia città, Napoli, il taglio sarà di 120 milioni e ne faranno le spese gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana delle periferie. Una scelta che mette in difficoltà i Sindaci già sotto pressione per la cancellazione del reddito di cittadinanza. Spostare i tre programmi dei Comuni legati al Ministero dell’Interno come le piccole opere, i Programmi urbani integrati e gli interventi di rigenerazione urbana è da pazzi. Destinare poi questi fondi a grandi interessi e a beneficio dei gruppi energetici italiani controllati dallo Stato come Eni, Enel, Snam e Terna, per implementare il RePowerEu è un regalo a chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti. Solo Eni ha aumentato il proprio utile del 311% nel 2022 grazie agli aumenti delle bollette. Sarà lo Stato, quindi tutti i cittadini, a pagare gli investimenti delle grandi aziende energetiche mentre ai Sindaci toccheranno le briciole. Il ministro Fitto che domani sarà in Parlamento deve prendersi almeno l’impegno che i fondi tagliati saranno stanziati contemporaneamente allo spostamento dei fondi del Pnrr.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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PNRR – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO È ALLO SBANDO E IL PARLAMENTO È TENUTO ALL’OSCURO”

“È chiaro che il governo Meloni è allo sbando, non riesce a capire più neanche quali siano le priorità per il Paese. Sulle rimodulazioni, sui tagli, sugli spostamenti di risorse del Pnrr il Parlamento è tenuto all’oscuro, come se il piano fosse affare solo del governo e non di tutti gli italiani. Cancellare i fondi per l’ambiente, per la messa in sicurezza e la prevenzione del rischio idrogeologico e per la rigenerazione urbana è stata l’ennesima scelta sbagliata e inopportuna, visto anche il ripetersi di eventi devastanti dovuti al cambiamento climatico. Ad essere colpiti maggiormente saranno gli Enti locali, con un taglio di 13 miliardi, e gli interventi diffusi. Proprio cioè quelle realtà che ad oggi hanno lavorato meglio nella messa a terra dei progetti del Pnrr. E fanno bene i Sindaci e le organizzazioni sindacali e datoriali a lamentarsi perché si rischia il caos con progetti su cui già sono state fatte le gare, cantieri aperti e lavori iniziati e ora nessuna certezza sui finanziamenti. Forse in una delle tante cabine di regia stanno ancora discutendo se ci siano o meno i cambiamenti climatici. Peccato che la cura del territorio non si fa a tragedia avvenuta, dopo le alluvioni, le frane, gli smottamenti, ma ogni giorno, così come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “FITTO E BERNINI STANNO PRENDENDO IN GIRO GLI UNIVERSITARI. UN PAESE CHE NON INVESTE SUI GIOVANI È SENZA FUTURO”

“La terza rata del Pnrr che avremmo dovuto già incassare arriverà forse a fine anno senza però 500 milioni, perché il governo non è in grado di fare fronte agli impegni previsti sui posti letti negli studentati universitari. Questo paese non è in grado di fare 7500 posti letto entro l’anno. Il caro affitti sta compromettendo il diritto allo studio degli studenti universitari, soprattutto i fuori sede e i più vulnerabili. La casa non è un bene di lusso, ma un diritto che non deve rimanere sulla carta. Un paese che non investe sui giovani è un paese senza futuro. I ministri Fitto e Bernini stanno prendendo in giro gli studenti universitari. Spostano perché non sanno come fare, spostano perché non sono pronti, spostano perché non sono capaci.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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PNRR – MAGNI (AVS): “UN GOVERNO INCAPACE E IMPREPARATO METTE IN DIFFICOLTA’ IL PAESE”

“Il governo Meloni non è in grado di portare a compimento tutti i progetti del Pnrr. Ormai è chiaro. Per colpa della loro negligenza e della loro impreparazione rischiamo di buttare via il più grande investimento dal dopoguerra ad oggi che ci avrebbe permesso di superare i tanti gap del nostro Paese. La Meloni è talmente indaffarata con i problemi della sua maggioranza che non è in grado di dire la verità agli italiani. Un governo di incapaci sta mettendo in difficoltà il Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Il Pnrr è un’occasione storica per modernizzare il nostro paese a partire dalla scuola, la sanità, le infrastrutture e per ridurre le disuguaglianze e se questo non avverrà la colpa sarà solo ed esclusivamente del governo Meloni, prosegue Magni. Sul Piano Asili nido e scuole dell’infanzia nonostante le proroghe chieste ancora non sono stati recuperati i ritardi. Lo stesso vale per la transizione energetica. Miliardi di euro non utilizzati per i più svariati progetti: dalle colonnine per la ricarica ai progetti per i fragili, dagli asili all’utilizzo dell’idrogeno. Ormai diventati obiettivi mancati. La terza rata da 19 miliardi è ferma per i rilievi dell’Europa, mentre sulla quarta rata da 16 miliardi, che scade a fine luglio, è buio assoluto. Il più grande piano di investimenti mai fatto nel nostro paese non può essere sprecato perché l’Italia è guidata da un governo incapace e inadeguato ad affrontare le sfide del futuro, conclude Magni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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METALMECCANICI – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO NON HA UNA STRATEGIA INDUSTRIALE. SIAMO AL FIANCO DEI METALMECCANICI IN SCIOPERO”

“Siamo al fianco della Fiom, della Fim e della Uilm e di tutti i lavoratori metalmeccanici che, oggi nelle Regioni del Centro Nord, e lunedì, nelle Regioni del Centro Sud, scioperano per 4 ore, per chiedere politiche industriali a difesa del settore e per il suo rilancio. Al governo Meloni manca una strategia industriale complessiva che dia un futuro di sviluppo al Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“PNRR e transizione ecologica e digitale possono essere le chiavi di volta per dare al settore un futuro. Oggi ci sono aperti tavoli di crisi in settori come automotive, elettrodomestico e acciaio che sono strategici per un paese come il nostro. Con migliaia di lavoratori in attesa di conoscere il loro destino. La centralità del lavoro deve tornare ad essere la bussola delle azioni dei governi. Occorre sostenere il reddito da lavoro, specialmente in un periodo di forti rincari, ed evitare la desertificazione industriale che sta già colpendo alcune aree del paese. Per fare questo servono piani industriali, risorse, investimenti e un’idea di sviluppo complessivo del paese. Tutte cose che il governo Meloni non fa e non ha. Come AVS porteremo in Parlamento le ragioni dello sciopero e le proposte dei metalmeccanici per un rilancio del settore industriale.”

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “LE COMUNICAZIONI DI FITTO DI MARTEDì SONO INUTILI, IL DANNO È GIA’ STATO FATTO. IL GOVERNO INCAPACE SCARICA SUI COMUNI E SULLE POLITICHE AMBIENTALI I TAGLI AL PNRR”

“Oggi in Senato abbiamo approvato con l’ennesima fiducia un decreto del governo chiamato Dl Alluvione. Quasi in contemporanea con un colpo di mano la cabina di regia sul Pnrr coordinata dal Ministro Fitto ferma progetti per 16 miliardi da utilizzare proprio per la gestione del rischio alluvioni e per il rischio idrogeologico. Sono mesi che parlano di rimodulare il piano, rassicurano sull’utilizzo di tutte le risorse e poi alla stretta cancellano o spostano alla rata successiva, come successo per i 500 milioni di fondi per l’housing studentesco. Una follia, siamo al gioco delle tre carte. Il governo scarica la propria incapacità sui comuni, i più penalizzati con un taglio di 13 miliardi su 16 totali, e sul mezzogiorno. Dopo le insistenti richieste delle opposizioni, martedì il ministro Fitto farà le sue comunicazioni in Senato che però purtroppo arrivano troppo tardi. Il danno è fatto.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del senato.

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CODICE APPALTI – MAGNI (AVS): “GIORNATA NERA PER L’ITALIA, DA OGGI SUBAPPALTI LIBERI A CASCATA. LA POLITICA SCEGLIE CHI LAVORA”

“L’entrata in vigore del codice appalti è una giornata nera per l’Italia. Il nuovo codice non taglia la burocrazia e sblocca i cantieri e i lavori come dice il ministro Salvini che lo ha promosso. Il nuovo codice appalti deregolamenta i subappalti facendoli tornare a cascata. Un Far west, come denuncia oggi il segretario generale della Fillea Cgil Genovesi. Un errore enorme dal punto di vista economico e della realizzazione delle opere che rischia di mettere seriamente a rischio i lavori del Pnrr e non il contrario. Ogni volta che si passa da un’impresa a un’altra il valore della commessa si riduce e chi subentra dovrà risparmiare e lo farà sui costi, partendo da quelli sul lavoro e sulla  qualità dei materiali. Chiaramente subappalto dopo subappalto verrà sacrificata anche la sicurezza sul lavoro, il 77% di infortuni gravi e mortali nell’edilizia privata si verificano tra il secondo e il terzo livello di subappalto dai dati del rapporto Inail di maggio. Il ministro Salvini ci fa tornare indietro nel tempo ad un capitalismo predatorio e frammentato in tante piccole e piccolissime aziende e alla politica che sceglie chi lavora. Non solo un rischio fortissimo di infiltrazioni mafiose e corruzione ma anche un danno enorme alla crescita del Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

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