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SANTANCHÈ – MAGNI (AVS): “L’AUTODIFESA DELLA MINISTRA NON CI HA CONVINTO. NON PUò RAPPRESENTARE IL PAESE, DEVE DIMETTERSI”

“L’autodifesa della Ministra Santanché non ci ha per niente convinto. Non c’è nulla di personale, ma riteniamo che non abbia chiarito nessuna delle vicende che la riguardano, anzi ha eluso le tre domande fondamentali: se è vero che i suoi dipendenti in cassa covid lavoravano; se molti dipendenti licenziati aspettano ancora il tfr e se sono stati pagati i fornitori delle sue società. Tre semplici domande a cui ha risposto in maniera vaga salvo, tra le righe, confermare che non pagava il Tfr ai dipendenti di Ki Group.”

Lo afferma in Aula al Senato il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, nel corso dell’informativa della Ministra del turismo Santanché.

“Una ministra della Repubblica non può aggirare le regole per continuare ad arricchirsi alle spalle dei lavoratori. È inaccettabile approfittare della propria funzione, del ruolo istituzionale per risolvere problemi legati all’attività imprenditoriale che svolge. Quanto accaduto è incompatibile con la carica di Ministra che Lei riveste.  Perché la Ministra non rappresenta solo la sua parte politica, rappresenta tutto il Paese, e rappresenta anche me. La vicenda giudiziaria in cui è coinvolta la Ministra farà il suo corso, ma per noi c’è un tema di opportunità politica. Come Alleanza Verdi e Sinistra crediamo che non possa più continuare a rappresentare questo Paese e per questo chiediamo le dimissioni della Ministra Santanché.”

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “LE COMUNICAZIONI DI FITTO DI MARTEDì SONO INUTILI, IL DANNO È GIA’ STATO FATTO. IL GOVERNO INCAPACE SCARICA SUI COMUNI E SULLE POLITICHE AMBIENTALI I TAGLI AL PNRR”

“Oggi in Senato abbiamo approvato con l’ennesima fiducia un decreto del governo chiamato Dl Alluvione. Quasi in contemporanea con un colpo di mano la cabina di regia sul Pnrr coordinata dal Ministro Fitto ferma progetti per 16 miliardi da utilizzare proprio per la gestione del rischio alluvioni e per il rischio idrogeologico. Sono mesi che parlano di rimodulare il piano, rassicurano sull’utilizzo di tutte le risorse e poi alla stretta cancellano o spostano alla rata successiva, come successo per i 500 milioni di fondi per l’housing studentesco. Una follia, siamo al gioco delle tre carte. Il governo scarica la propria incapacità sui comuni, i più penalizzati con un taglio di 13 miliardi su 16 totali, e sul mezzogiorno. Dopo le insistenti richieste delle opposizioni, martedì il ministro Fitto farà le sue comunicazioni in Senato che però purtroppo arrivano troppo tardi. Il danno è fatto.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del senato.

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “LA MINISTRA SI DEVE DIMETTERE, MOZIONE DI SFIDUCIA? SAREBBE STATO MEGLIO UN PERCORSO COMUNE DELLE FORZE DI OPPOSIZIONE”

“Le risposte della Santanché sono state evasive e non convincenti. Non può rappresentare il Paese. Come Alleanza Verdi e Sinistra anche oggi in Aula al Senato abbiamo ribadito che la ministra dovrebbe dimettersi. La mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle ovviamente la voteremo, ma avremmo preferito che fosse un fatto condiviso, se ne fosse discusso e che si fosse fatto un percorso comune come forze di opposizione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Sarebbe stato opportuno, di fronte alla difficoltà della destra, che oggi è evidente, un maggiore coordinamento delle forze di opposizione come fatto per la proposta sul salario minimo. Le fughe in avanti non convincono mai, soprattutto se sono tese a segnare un ‘più uno’ sugli organi di stampa. Non è questa la modalità giusta per affrontare questioni così serie.  In un caso come questo e dinanzi ad argomentazioni così lacunose, sarebbe sempre opportuno e auspicabile una convergenza quanto più larga possibile delle opposizioni. Merito e metodo devono sempre andare di pari passo.”

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “DOPO LE DIMISSIONI DAL COMITATO LEP, INDISPENSABILE UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO”

“Le dimissioni dei quattro autorevoli esponenti dal CLEP, Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, istituito ufficialmente con decreto del Presidente del Consiglio il 23 marzo scorso, rendono necessari ulteriori approfondimenti da parte della Commissione Affari Costituzionali del Senato dove è incardinata la legge voluta dal Ministro Calderoli. Non si può approvare una legge come questa senza aver definito prima il perimetro, i costi e i fabbisogni standard per tutti. I livelli essenziali delle prestazioni sono importantissimi per definire gli standard da garantire a tutti i cittadini italiani a prescindere dalla Regione in cui abitano.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “STORICO SCIOPERO ALLA GALBUSERA CONTRO LA PRECARIETA'”

“Prosegue lo sciopero e lo stato d’agitazione dei lavoratori dello stabilimento Galbusera di Cosio Valtellino in provincia di Sondrio. La richiesta dell’azienda di proroga fino a dicembre 2027 delle deroghe senza limitazioni riguardanti la durata e i rinnovi dei contratti di lavoro in somministrazione a tempo determinato è stata la miccia che ha portato lavoratori e sindacati a proclamare il primo sciopero dell’azienda dal 1938, anno della sua fondazione. La settimana scorsa i lavoratori hanno aderito in massa alla protesta, 400 su 500, e per la prossima settimana sono stati proclamati quattro ulteriori giorni di sciopero, dal 3 al 6 luglio. Siamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della Galbusera in sciopero contro la precarietà.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

“Uno dei problemi del lavoro nel nostro paese è il lavoro a somministrazione e il suo utilizzo infinito nel tempo. In quella fabbrica ci sono lavoratori che da 6/7 anni hanno contratti di somministrazione, prosegue Magni. Una cosa inaccettabile e una stortura evidente che, purtroppo, il recente decreto lavoro del governo non risolve ma, anzi, aumenta. Un modello di lavoro precario, un’esasperata flessibilità del lavoro e regole dettate esclusivamente dal profitto, senza tenere conto delle ricadute sui lavoratori, non fanno bene all’economia e al lavoro. Precarietà e lavoro povero sono due facce della stessa medaglia che vanno entrambe combattute. Lavoro precario e lavoro povero non possono diventare la regola.”

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CODICE APPALTI – MAGNI (AVS): “GIORNATA NERA PER L’ITALIA, DA OGGI SUBAPPALTI LIBERI A CASCATA. LA POLITICA SCEGLIE CHI LAVORA”

“L’entrata in vigore del codice appalti è una giornata nera per l’Italia. Il nuovo codice non taglia la burocrazia e sblocca i cantieri e i lavori come dice il ministro Salvini che lo ha promosso. Il nuovo codice appalti deregolamenta i subappalti facendoli tornare a cascata. Un Far west, come denuncia oggi il segretario generale della Fillea Cgil Genovesi. Un errore enorme dal punto di vista economico e della realizzazione delle opere che rischia di mettere seriamente a rischio i lavori del Pnrr e non il contrario. Ogni volta che si passa da un’impresa a un’altra il valore della commessa si riduce e chi subentra dovrà risparmiare e lo farà sui costi, partendo da quelli sul lavoro e sulla  qualità dei materiali. Chiaramente subappalto dopo subappalto verrà sacrificata anche la sicurezza sul lavoro, il 77% di infortuni gravi e mortali nell’edilizia privata si verificano tra il secondo e il terzo livello di subappalto dai dati del rapporto Inail di maggio. Il ministro Salvini ci fa tornare indietro nel tempo ad un capitalismo predatorio e frammentato in tante piccole e piccolissime aziende e alla politica che sceglie chi lavora. Non solo un rischio fortissimo di infiltrazioni mafiose e corruzione ma anche un danno enorme alla crescita del Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA PROPAGANDA DI MELONI SI SCONTRA CON L’OPPOSIZIONE DEI SUOI ALLEATI POLACCHI E UNGHERESI”

“La propaganda della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui passi avanti fatti dal Consiglio Europeo in tema migrazioni si scontra con l’opposizione dei suoi alleati polacchi e ungheresi. Neanche un pessimo accordo come quello che si sta profilando al Consiglio Ue sono riusciti a far approvare. Altroché intesa memorabile come ha sbandierato ieri ai quattro venti. Ancora una volta gli alleati europei di Meloni Orban e Morawiecki puntano i piedi sulla pelle dei migranti e sul futuro dell’Europa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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OCEAN RACE – MAGNI (AVS): “INVECE DI PAGARE I LAVORATORI, PRENDONO DEI VOLONTARI. SFRUTTAMENTO GRAVISSIMO”

“Il Comune di Genova organizza una manifestazione sportiva come l’Ocean Race 2023 affidandosi per tutti i servizi esclusivamente a volontari reclutati tra le società sportive e i licei. Un evento della portata mondiale come la tappa italiana della Ocean Race 2023 non può basarsi sul lavoro volontario. La tappa avrà un costo presumibilmente di qualche milione di euro, ma il comune risparmia sui lavoratori utilizzando volontari. Questo si chiama sfruttamento. Siamo di fronte all’ennesimo esempio di come nel nostro Paese sia non solo necessario un salario minimo ma anche di come vengono sfruttati i nostri giovani. Su questa vicenda presenterò un’interrogazione parlamentare al Senato.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“La cosa più incredibile, prosegue Magni, è che come denunciato dal dossier di ‘Genova che osa’ per scegliere i 280 volontari per gestire il villaggio si è svolta una procedura di selezione. Lavori gratis ma prima ti selezionano. Selezione a cui ha partecipato anche la fondazione Fulgis, l’ente del Comune che gestisce i licei comunali. In realtà il Comune qualche soldo per il lavoro lo ha speso: 35 mila euro lordi per garantire un servizio di hostess e steward che di fatto svolgono lo stesso lavoro dei volontari e delle volontarie. Ma soprattutto ha speso tanti soldi per incarichi esterni o per portare gruppi di persone in giro nelle varie tappe mondiali. Il comune di Genova avrebbe dovuto garantire una giusta retribuzione per quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’evento e non sfruttare i volontari. Anche perché quando si spendono soldi pubblici il lavoro deve essere pagato.”

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BCE – MAGNI (AVS): “MELONI INVECE DI FARE LA VOCE GROSSA, TAGLI GLI EXTRAPROFITTI E AUMENTI I SALARI AGLI ITALIANI”

“Dalla Bce la solita ricetta contro l’aumento dell’inflazione, niente di nuovo purtroppo. Il rialzo dei tassi annunciato nei giorni scorsi dalla Presidente Lagarde è sbagliato perché l’inflazione è dovuta, come riconosce anche la stessa Bce, anche dalla forte crescita dei profitti. In poche parole l’inflazione è da ‘profitti aziendali’ più che da eccesso di domanda o da rincari di materie prime. Quindi le imprese e le banche aumentano i profitti scaricando sui consumatori i costi, come nel caso dell’aumento dei mutui. Sembrerà un’ovvietà ma purtroppo è così. Questa spirale, inflazione aumento dei prezzi, sta erodendo i salari dei lavoratori e delle lavoratrici e i redditi dei pensionati e rischia di mettere in difficoltà l’economia del nostro Paese. La Meloni invece di fare la voce grossa con l’Europa dovrebbe tassare questi maggiori profitti e riutilizzare le risorse per aumentare gli stipendi e le pensioni agli italiani.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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CARCERE – CUCCHI (AVS): “NON SI ARRESTA LA TRAGEDIA DEI SUICIDI”

“Non si arresta la tragedia dei suicidi in carcere, 25 da inizio anno. Ogni volta che una persona in regime di detenzione arriva a togliersi la vita significa che lo Stato ha fallito. L’ennesimo suicidio conferma un dramma che coinvolge sia i detenuti che gli agenti di custodia. Bisogna fare di tutto per garantire i diritti di chi è rinchiuso in una cella. In primis, ridurre il sovraffollamento e assicurare sempre un costante supporto psicologico, indispensabile per i più fragili. Le carceri devono essere luoghi rieducativi, non certo la tomba delle persone e la privazione della libertà dovrebbe essere l’estrema ratio per i reati più gravi. Come diceva Voltaire ‘la civiltà di una nazione si misura osservando le condizioni delle proprie carceri’ e le nostre sono messe davvero male.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, commentando la morte di una detenuta nella sezione femminile del carcere di Torino.

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