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EX ILVA – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO È SENZA UNA POLITICA INDUSTRIALE”

“La vicenda dell’ex Ilva dimostra che il governo è senza una strategia industriale. È il simbolo del fallimento delle politiche industriali della Meloni e di Urso. Quello della destra è un governo forte con i deboli e debole con i forti, come dimostra il fallimento del tavolo di oggi con ArcelorMittal. Ora non si perda altro tempo. Il governo prenda finalmente l’iniziativa e vada avanti sul passaggio in maggioranza di Invitalia e punti ad un piano di rilancio industriale dei siti del gruppo fondato sulla decarbonizzazione degli impianti produttivi e su una vera transizione ecologica e sociale con una seria valutazione preventiva del danno sanitario ed ambientale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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ACCA LARENTIA – MAGNI (AVS): “SIAMO ALL’APOLOGIA DEL FASCISMO”

“Ogni anno sempre la stessa storia. Le immagini delle braccia alzate nel saluto romano ad Acca Larentia sono sconcertanti. Una vera e propria adunata di nostalgici fascisti. Quella di Acca Larentia, la cerimonia del ‘Presente’, non è una commemorazione ma un’offesa alla nostra Carta Costituzionale e ai valori fondanti della nostra democrazia nata dalla Resistenza.  Il saluto romano rievoca un passato che non deve tornare e che dovrebbe essere condannato da tutti, nessuno escluso. Quello che avviene tutti gli anni in Via Acca Laurentia a Roma è apologia di fascismo, un reato previsto dalle nostre leggi. E come ogni anno non una parola di condanna da parte di Giorgia Meloni o di Fratelli d’Italia.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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ESTERI – NASCE IL COMITATO ILARIA SALIS, MERCOLEDÌ 10 GENNAIO ORE 12 CONFERENZA STAMPA AL SENATO

Il 10 gennaio prossimo alle ore 12 alla sala Nassirya del Senato della Repubblica verrà presentato il comitato Ilaria Salis, la trentanovenne milanese ingiustamente incarcerata a Budapest dallo scorso febbraio. L’obiettivo del Comitato, costituito da un gruppo di parenti e amici della Salis, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle attuali condizioni di Ilaria e di riportarla a casa nel più breve tempo possibile.

Partecipano alla conferenza stampa Roberto Salis, padre di Ilaria, Eugenio Losco e Mauro Straini, avvocati, Camilla Silotti, A Buon Diritto, Gianluca Tizi, Comitato Liberiamo Ilaria Salis, la senatrice Ilaria Cucchi.

Ilaria Salis è da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza, in Ungheria, perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti in occasione del cosiddetto “giorno dell’onore”. La Salis rischia sedici anni di carcere a fronte dell’accusa di aver fatto parte di un gruppo di sconosciuti che lo scorso 11 febbraio ha provocato a due uomini lesioni guarite in cinque-otto giorni. Una sproporzione inaccettabile. Ilaria fra l’altro non fa parte di Hammerbande, il gruppo tedesco che promuove assalti contro i fascisti. Per ben quattro volte i legali della Salis hanno presentato domanda per la concessione degli arresti domiciliari in Italia, sempre respinta per ‘rischio di fuga’. Il padre di Ilaria, Roberto, ha scritto due volte alla premier Giorgia Meloni, al Guardasigilli, al Ministro degli Esteri, ai presidenti di Senato e Camera per richiedere un intervento dello Stato italiano ma non ha mai avuto risposta.

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EDITORIA – DE CRISTOFARO (AVS): “INTERROGAZIONE URGENTE SUI LICENZIAMENTI E LE SOSPENSIONI ILLEGALI DI GIORNALISTE E GIORNALISTI DELL’AGENZIA DIRE”

“Quanto sta accadendo alle giornaliste e ai giornalisti dell’agenzia Dire, a cui va tutta la nostra solidarietà, è vergognoso: 14 professionisti licenziati e altri 17 sospesi con effetto immediato e senza stipendio, con la modalità vigliacca di farlo rispettivamente a Natale e a Capodanno con una semplice mail. È intollerabile, al di fuori di qualsiasi etica. L’azienda ritiri i licenziamenti e si apra un nuovo tavolo di confronto su questa crisi aziendale, che deve essere messa in cima all’agenda politica, perché tutelare i diritti dei lavoratori illegittimamente licenziati e sospesi in questo caso significa anche garantire il pluralismo dell’informazione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Alleanza Verdi e Sinistra presenterà un’interrogazione al Governo affinché siano trovate soluzioni concrete con la finalità primaria di reintegrare immediatamente gli esuberi dell’agenzia Dire e garantire comunque la conservazione di tutti i posti di lavoro monitorando attentamente affinché ci siano adeguate condizioni contrattuali. Non è giusto che a pagare gli errori dell’attuale proprietà e di quelle precedenti siano proprio coloro che hanno lavorato in questi anni sempre nella cornice della professionalità e della correttezza, anche con sacrifici che si sono tradotti in cassa integrazione, assemblee e scioperi.”

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “TG A PICCO. TELEMELONI PERDE SPETTATORI MA PROMUOVE I FEDELISSIMI”

“I telegiornali Rai colano a picco. Dal Tg1 e dal Tg2 una vera e propria fuga di spettatori. TeleMeloni piace poco. Quasi 600mila persone in meno nel corso del 2023 smettono di seguire i telegiornali della tv pubblica. E allora cosa fanno? Prendono provvedimenti? No, promuovono 50 giornalisti di cui la metà in orbita Unirai, il nascente sindacato voluto dalla Meloni che oggi conta circa 200 adesioni. Prosegue la lottizzazione della Rai a discapito degli ascolti e della qualità dell’informazione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Succede fra Natale e la Befana, quando invece di riflettere sul crollo dei numeri e adottare contromisure, la destra fa un regalo ai suoi fedelissimi vecchi e nuovi. Una cosa mai vista prima, perché la Rai, al di là di tutti i suoi limiti, nel corso del tempo ha saputo valorizzare competenze e portare a casa risultati. Oggi invece conta sola la fedeltà alla maggioranza. Si spazza via il pluralismo perché serve una narrazione  addomesticata che deve nascondere dietro una cortina di fumo e chiacchiere l’assoluta inadeguatezza del governo Meloni e della maggioranza che lo sostiene. Non può essere questa la tv pubblica per la quale gli italiani pagano il canone.”

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INFLAZIONE – MAGNI (AVS): “È CALATA MA CONTINUA A COLPIRE CHI È PIU’ IN DIFFICOLTA’. IL 2024 SIA L’ANNO DELL’AUMENTO DEI SALARI”

“Gli ultimi dati ci dicono che l’inflazione sta rallentando, e questo è un bene. Ma ci dicono anche che c’è chi ha sofferto di più, lavoratori, poveri e famiglie, e chi meno. E ci dicono anche che l’inflazione continuerà a colpire e a pesare sui redditi e inciderà sui consumi di queste categorie anche nel 2024. I dati ISTAT ci dicono che per far fronte alla povertà serve uno strumento universale come il reddito di base. A questa situazione di difficoltà di milioni di italiani non si può continuare a rispondere con misure spezzettate e temporanee o scaricando sugli enti locali i costi per combattere le diseguaglianze. Servono interventi strutturali in grado da una parte di eliminare la precarietà e dall’altra di aumentare i salari. L’Italia è il Paese con le retribuzioni più basse d’Europa e l’alta inflazione ha ulteriormente indebolito, in questi anni difficili e di crisi, il potere d’acquisto delle buste paga di lavoratrici e lavoratori. Creando un danno a loro e al Paese. Occorre invertire la tendenza. Cosa che il governo Meloni non ha fatto e non sta facendo. Rinnovo dei contratti al netto dell’inflazione, alcune categorie hanno rinnovato sotto, una legge sul salario minimo oltre ad un meccanismo di recupero dell’inflazione sui salari potrebbero essere i primi passi per invertire questa tendenza. Il 2024 deve essere l’anno dell’aumento dei salari.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “PETRECCA DIRETTORE PERFETTO PER TELEMELONI”

 

“Se la Rai non è TeleMeloni poco ci manca. Anche oggi il direttore di Rainews24 Paolo Petrecca non ha perso l’occasione per dimostrarsi il direttore perfetto della televisione a trazione meloniana: diretta della conferenza stampa della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni senza domanda e senza giornalista. Rainews24 era stata sorteggiata per fare la domanda numero ventitré ma il direttore ha declinato. Lui si difende dicendo che è una scelta editoriale, che lo ha fatto per non risultare ripetitivi e non per non disturbare la leader di Fratelli d’Italia evidentemente sotto pressione delle domande dei giornalisti. Un modo tutto suo di fare informazione e di informare i cittadini. La Rai ormai è purtroppo un’azienda di governo, alla faccia del riequilibrio del pluralismo sbandierato oggi dalla Meloni in conferenza stampa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

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CASO POZZOLO – DE CRISTOFARO (AVS): “SOSPENSIONE SCONTATA, TANTE DOMANDE SENZA RISPOSTA. HA SPARATO SOLO IL DEPUTATO DI FDI? ERANO PRESENTI ALTRI AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA? INTERROGAZIONE A NORDIO”

“Il caso Pozzolo ogni giorno si arricchisce di nuovi aspetti. Ci troviamo di fronte ad uno scenario inquietante sul quale sta lavorando la magistratura, ma che necessita di immediate e drastiche decisioni politiche, non come quella scontata della sospensione presa dalla Meloni per buttare la palla in tribuna. Anche perché, pare, che quello sparato non sia l’unico proiettile esploso la notte di Capodanno. Da quanto apprendiamo da una ricostruzione de La Repubblica quella notte potrebbero esserci stati anche altri agenti della polizia Penitenziaria, oltre a quelli della scorta del sottosegretario Delmastro. Una cosa strana. E apprendiamo che potrebbero essere stati esplosi altri colpi allo scoccare della mezzanotte. Una cosa gravissima che, se confermata getta una luce sinistra sulla festa. Ma cosa è successo davvero a Capodanno alla festa organizzata dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro? Chi era presente? Chi era in servizio? Se davvero sono stati esplosi dei colpi di pistola, sono state utilizzate pistole d’ordinanza? Chi ha sparato il proiettile che ha colpito Campana alla coscia sinistra? Qual è la verità?  Si respira un clima di omertà che rimanda a ben altri contesti, non certo a una festa in cui erano presenti politici e forze dell’ordine. Presenteremo un’interrogazione al Ministro Nordio. Le domande su quanto è successo sono tante e nessuno provi a insabbiare le indagini o ostacolare la magistratura.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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DELMASTRO – DE CRISTOFARO (AVS): “ANCHE QUESTA VOLTA MELONI FARÀ FINTA DI NIENTE?”

“La destra, in particolare Fratelli d’Italia, ha una vera e propria passione per le armi. Una passione che ha portato l’eurodeputato FdI Fiocchi a fare gli auguri di Natale ai lecchesi con un albero decorato con dei bossoli e cartucce di arma da fuoco, che peraltro produce la famiglia, il senatore Amidei a presentare, per poi ritirarla subito, una proposta di legge per dare la possibilità di sparare ai sedicenni e per la caccia libera. Infine, il Capodanno del sottosegretario Delmastro dove il deputato Pozzolo si è presentato con una pistola e ci è scappato il ferito. Pozzolo dice che non è stato lui a sparare alla festa del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, ma allora chi ha ferito uno dei presenti? Era un gioco di società dove ci si diverte passandosi una pistola finché non spara? Oppure il gioco consisteva nel tirare fuori un’arma senza motivo tanto per vantarsene come una cosa bella da far vedere agli amici? Quel che è certo è che più di uno dovrà rispondere di questa ennesima dimostrazione di inadeguatezza. Ma soprattutto, anche questa volta Giorgia Meloni farà finta di niente?”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama

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EDITORIA – DE CRISTOFARO (AVS): “PREOCCUPA L’INTERESSE DI ANGELUCCI SU AGI. A RISCHIO L’INDIPENDENZA DELL’INFORMAZIONE”

“Siamo preoccupati. Ci auguriamo si tratti davvero solo di un ‘rumor’, che non ci sia alcuna trattativa in corso da parte di Eni per cedere l’agenzia di stampa AGI ad Antonio Angelucci, il re delle cliniche private del Lazio, parlamentare e noto editore della stampa di destra: Il Giornale, Libero e Il Tempo. In caso contrario, sarebbe gravissimo. Un network mediatico enorme e una concentrazione inaccettabile. Un attacco alla libertà di stampa. La destra al governo sta già agendo su più fronti per limitare la libertà, l’indipendenza e la funzione di qualsiasi potere di controllo così da poter governare indisturbata. E se dovesse andare in porto l’operazione condotta da Angelucci sull’agenzia di stampa AGI a rischio la stessa indipendenza dell’informazione.”

Lo afferma il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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