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UE – FLORIDIA (AVS): “GRAVE LA BOCCIATURA DELLE DESTRE ALLE NORME PRO NATURA”

“La bocciatura della proposta di Regolamento sul ripristino della natura da parte della Commissione Ambiente del parlamento Ue è grave. Ed è ancora più grave che l’Italia sia tra i paesi che più si sono battuti contro l’adozione da parte dell’Ue della proposta di legge denominata Nature Restoration Law. Questo voto conferma ancora una volta l’ostilità delle destre europee e del governo Meloni verso gli interventi di tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali. Ci auguriamo che questa battuta di arresto non comprometta l’ambizioso progetto del Green New Deal e che queste norme europee, necessarie per la transizione ecologica, siano approvate nella prossima seduta plenaria del Parlamento Ue.”

Lo dichiara la senatrice Aurora Floridia dell’Alleanza Verdi e Sinistra di Palazzo Madama, membro della commissione ambiente.

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NATALITA’ – CUCCHI (AVS): “IL TEMA È CENTRALE, MELONI È CONTRO LE DONNE”

“Meloni dice che la natalità e la famiglia sono al centro del suo impegno e che sono tante le misure in cantiere. Peccato che ad oggi quello che vediamo è una feroce battaglia contro i bambini e le bambine delle famiglie omogenitoriali, l’aumento indiscriminato dei mutui, l’ulteriore precarizzazione del mondo del lavoro che sicuramente non aiuterà le giovani coppie a mettere su famiglia, un’inflazione alle stelle, la cancellazione di opzione donna o l’idea di inserire nel nuovo contratto di servizio la promozione della natalità. Inoltre le donne sono mediamente pagate meno degli uomini e sono al centro del lavoro di cura di anziani e bambini. Tutte cose che non combattono la denatalità, anzi. Le donne non hanno la libertà di fare figli perché precarie, pagate poco, senza sostegno e servizi. Per sconfiggere una delle cause della denatalità del nostro Paese bisogna partire dalle donne, dalla riorganizzazione del lavoro, da politiche per lo sviluppo dell’occupazione femminile e da un piano nazionale Asili.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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MORTO DURANTE FERMO – CUCCHI (AVS): “DALLA CASSAZIONE UNA FLEBILE SPERANZA DI RIAPRIRE IL CASO”

“Sul caso di Enrico Lombardo, l’uomo di 42 anni morto nella notte tra il 26 e il 27 ottobre del 2019, durante un fermo dei carabinieri a Spadafora in provincia di Messina, la Cassazione ha disposto che gli atti tornino al tribunale di Messina. La Cassazione accoglie la richiesta della famiglia che dal 2019 si batte per avere verità e giustizia. Una flebile speranza per riaprire il caso e chiarire cosa sia effettivamente successo e per accertare tutte le possibili responsabilità. Responsabilità che ci sono e sono gravissime. Non si può morire sotto la custodia degli uomini dello Stato durante un fermo.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “SI DIMETTA”

“La ministra del Turismo Daniela Santanchè si deve dimettere. Le accuse mosse a suo carico non possono essere sottovalutate. Come può rappresentare l’Italia chi è accusata di aver utilizzato, senza averne diritto, la cassa integrazione Covid e di non aver pagato il TFR ai suoi dipendenti. E non basta il dibattito parlamentare, dove la ministra si difenderà ed esporrà la sua versione dei fatti, senza un voto. Il comparto turismo vale, considerando l’indotto, il 13% del Pil italiano. Un settore importantissimo per la nostra economia. La Santanchè è incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre. A meno che il governo Meloni non pensi che questo sia il modo di fare impresa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SANITA’ – MAGNI (AVS): “IL DIRITTO ALLA SALUTE NON È NEGOZIABILE”

“Oggi siamo in piazza con la Cgil e tante associazioni in difesa del diritto alla salute dei cittadini, nei luoghi di lavoro e per il rilancio del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale. Oggi siamo in piazza per difendere l’articolo 32 della Costituzione perché la salute non è un diritto negoziabile.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“C’è bisogno di un cambio di passo da parte del Governo e delle Regioni perché sempre più persone non riescono ad accedere alle cure e troppi sono gli incidenti e le morti sul lavoro. Per invertire la tendenza occorrono importanti investimenti sia per garantire il pieno accesso alle cure, per rafforzare i servizi e per aumentare il personale, diminuito per il mancato turn over di questi anni, che per riaffermare la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Siamo in piazza anche per fermare lo scellerato disegno dell’Autonomia differenziata voluto dalla Lega che aumenta le diseguaglianze nelle prestazioni e nei servizi. Uno spacca Italia insostenibile.”

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “CHIARISCA O DIMISSIONI, SE NON INTERVIENE MELONI, LE OPPOSIZIONI PRESENTINO UNA MOZIONE DI SFIDUCIA”

“Le accuse mosse da Report contro la ministra Santanchè sono gravissime e meritano una risposta immediata. La Ministra non può trincerarsi dietro al fatto che ha dato mandato ai suoi legali, deve rispondere in Parlamento o dimettersi. Se non lo facesse dovrebbe essere Meloni a prendere un’iniziativa. In caso contrario le opposizioni dovrebbero presentare una mozione di sfiducia individuale alla ministra.”

Lo afferma il capogruppo dell’alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “BUON LAVORO A MAGNI ELETTO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE INDAGINE SULLE CONDIZIONI DI LAVORO. EX OPERAIO E SINDACALISTA È LA PERSONA GIUSTA PER PRESIEDERE QUESTO IMPORTANTE ORGANISMO”

 

“Auguri di buon lavoro al senatore Tino Magni eletto Presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato della Repubblica. La neo commissione affronterà la questione centrale del nostro tempo: la trasformazione dell’organizzazione del lavoro, sia in relazione alla sicurezza, agli infortuni e alle morti, ma anche sulle forme che regolano le prestazioni lavorative nel nostro Paese. Il senatore Magni, operaio e sindacalista per molti anni, da sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in difesa dei loro diritti e della loro dignità è la persona giusta e più indicata per presiedere questa importante commissione parlamentare.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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DL LAVORO – MAGNI (AVS): “DIVIDE I POVERI IN CATEGORIE E PRECARIZZA ULTERIORMENTE IL LAVORO”

“Il decreto lavoro del governo è iniquo, aumenta la precarietà, cancella persino la speranza di una vita migliore, non risolve i problemi delle persone e non affronta la povertà. Le misure individuate a sostegno della povertà dividono i poveri in categorie: quelli che prenderanno qualcosa, quelli che prenderanno qualcosina e quelli che non prenderanno nulla. Questo decreto andava stracciato e riscritto da capo. Abbiamo chiesto, inascoltati, un salario minimo, perché una proposta lavorativa può dirsi irrinunciabile solo se prevede una tariffa oraria dignitosa, altrimenti è ricatto. Abbiamo chiesto un sostegno universale per tutti quelli che sono in condizione di povertà, senza lasciare indietro nessuno. E invece niente. Sul cuneo fiscale avevano sbandierato il maggior taglio delle tasse degli ultimi decenni e invece è un intervento del tutto insufficiente, una misura temporanea, che dovrà essere poi rifinanziata a fine anno. Non si è affrontato il salario povero, molti lavoratori non arrivano alla fine del mese. Quando io ero giovane, e ho messo su famiglia, io e la mia compagna lavoravamo in fabbrica e su questo abbiamo costruito il nostro futuro. I giovani precari come faranno a costruirsi il loro futuro. La risposta del governo e della maggioranza invece è stata quella di liberalizzare ancora di più il lavoro e quella di escludere dalla misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza intere categorie. Siamo passati da un reddito universale ad uno che forse lo prendi. Insomma, questo è un provvedimento divisivo, che cerca di mettere toppe non risolutive ai buchi provocati dallo stesso Governo e dalla stessa maggioranza e che produrrà solo una guerra tra poveri, senza cancellare la povertà. Per questi motivi l’Alleanza Verdi e Sinistra vota no al decreto propaganda sul lavoro.”

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DL LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “IL LAVORO UNITARIO DELL’OPPOSIZIONE COSTRINGE LA MAGGIORANZA E IL GOVERNO A CAMBIARE”

“Hanno tentato in tutti i modi di nascondere l’errore commesso oggi in commissione Bilancio come un banale errore di percorso. In realtà la maggioranza è nel caos più assoluto. Divisioni e crepe sono sempre più evidenti. Ora grazie al lavoro dell’opposizione la maggioranza e il governo sono costretti a cambiare gli emendamenti presentati dalla relatrice e il parere su cui oggi sono andati sotto in commissione Bilancio. Una prima vittoria dell’opposizione che sul tema lavoro ha lavorato unito e compatto dal primo minuto. Resta comunque una maggioranza in confusione perenne che sicuramente non fa bene al Paese.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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OMICIDIO IN CARCERE – CUCCHI (AVS): “UNA SCONFITTA PER LO STATO, INTERROGAZIONE A NORDIO”

“Quanto accaduto nel carcere di Velletri, dove un detenuto affetto da seri problemi psichici ha ucciso un compagno di cella, è un fatto di una gravità inaudita che non dovrebbe avvenire in nessun Paese civile.  Chi ha gravi forme di disagio non può essere trattato alla stessa stregua degli altri detenuti, e non può condividere una cella con altre persone. A Velletri qualcosa non ha funzionato. Presenterò un’interrogazione al ministro Nordio.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.

“Questo episodio, che purtroppo non è isolato, certifica quanto andiamo denunciando ormai da anni, prosegue Cucchi. Per i reclusi con gravi problemi psichici servono strutture idonee come le Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) per un percorso di cura che ovviamente non può essere compatibile con la detenzione.  Il carcere deve essere un luogo di riabilitazione per una nuova vita, invece ora è solo punizione e morte. Una sconfitta assoluta per lo Stato e per le Istituzioni tutte.”

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